Elezioni Europee: la soglia di sbarramento non va abbassata

Nelle ultime ore, Lega e Gasparri, si affiancherebbero, contro l’abbassamento della soglia di sbarramento -il livello minimo di voti necessari per accedere alla ripartizione dei seggi-, come aveva invece proposto AVS (Alleanza Verdi e Sinistra), in vista delle elezioni Europee. La possibile modifica alla legge elettorale, secondo Maurizio Gasparri e i portavoce del partito del Carroccio, “non dovrebbe essere diminuita, ma alzata, infatti in questa maniera si consentirebbe di limitare la frammentazione politica che rende il Paese più debole”. Abbassare la soglia di sbarramento dal 4, al 3 per cento, continua la Lega, “Non è una priorità, ma soprattutto è giusto che gli italiani scelgano i propri rappresentanti senza che, ci siano degli aiutini; chi ha i voti ottiene il seggio”. Dal partito di Giorgia Meloni, ci sarebbe l’indiscrezione che non vi sarebbe alcuna preclusione, per eventuali modifiche a cui, anche Forza Italia sarebbe invece, contraria. Nei prossimi giorni, saranno previsti nuovi incontri sul tema su cui ormai, si discute da mesi. Problema sollevato proprio mentre, Matteo Renzi ha annunciato la propria candidatura alle Europee, nel Collegio di Milano, con il brand “Il Centro”. Immediata la risposta di Gasparri al collega Matteo Renzi, al quale ricorda “A Renzi, i voti li hanno presi tutti gli altri, Voglio rammentare che Renzi aveva il 40% e Palazzo Chigi, ora arranca, pietisce la riduzione del quorum per entrare al Parlamento Europeo, dal 4 al 3%, che non otterrà”.

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