Sociale, Tiso(Accademia IC): “Cultura legalità come baluardo dei diritti”

Sociale, Tiso(Accademia IC): “Cultura legalità come baluardo dei diritti”

“Un pilastro educativo per le nuove generazioni nella prevenzione e lotta contro la violenza. La cultura della legalità rappresenta una delle fondamenta della convivenza civile e della tutela dei diritti fondamentali dell’individuo. È un valore irrinunciabile, che non si limita al rispetto delle norme giuridiche, ma si estende a una profonda comprensione del senso di giustizia, solidarietà e rispetto reciproco. Promuovere la cultura della legalità è essenziale per costruire una società più giusta e solidale, capace di prevenire e combattere ogni forma di violenza. I giovani, infatti, vivono in un contesto caratterizzato da cambiamenti rapidi e profondi, influenzati da fenomeni globali come digitalizzazione, crisi economica e sfide sociali e ambientali, con effetti sulla percezione della legalità e sui comportamenti sociali. Tra i giovani, ad esempio, si riscontrano fenomeni preoccupanti come bullismo, cyberbullismo, discriminazioni e l’emarginazione sociale, che minano i valori del rispetto e della giustizia. Alla base di questi problemi vi sono cause complesse, spesso radicate in fattori socioeconomici come disoccupazione, precarietà lavorativa e disuguaglianza sociale. A livello psicologico, la carenza di modelli positivi, la mancanza di una rete di supporto affettiva e l’esposizione a contenuti violenti o diseducativi sui media possono alimentare comportamenti antisociali. Dal punto di vista sociale, il venir meno del senso di comunità e la diffusione di una cultura individualista hanno indebolito la percezione dell’importanza delle regole e della coesione sociale. In questo contesto, secondo Accademia IC, il compito educativo diventa cruciale: le scuole, le famiglie e le istituzioni devono agire come punti di riferimento per trasmettere valori di legalità e giustizia. Solo attraverso un impegno condiviso con la società civile, dunque, sarà possibile creare un futuro in cui la legalità sia il fondamento di una convivenza pacifica e inclusiva. Bisogna fare presto”.

Così, in una nota stampa, il portavoce nazionale della Accademia Iniziativa Comune, Carmela Tiso.

Politica, nasce il Movimento UEC per un’Europa più equa e giusta

Politica, nasce il Movimento UEC per un’Europa più equa e giusta

“Oggi nasce ufficialmente UEC, Unione Europea Continentale, un movimento politico innovativo che non corre per i voti, ma si pone come interlocutore delle istituzioni e dei territori per promuovere la libertà e i valori fondamentali dell’Europa. La nostra missione è chiara: cooperare per costruire un’Europa più giusta, equa e sostenibile, mantenendo sempre alta la bandiera della democrazia e dell’uguaglianza”. Ad annunciarlo, in una nota stampa, è Rocco Tiso, Portavoce nazionale di UEC, Unione Europea Continentale. Che, poi, continua: “Vogliamo distinguerci per un impegno concreto su tre priorità fondamentali; la lotta alla miseria e alla fame nel mondo: nessuna nazione può dirsi realmente sviluppata se esistono ancora sacche di povertà estrema. Promuoveremo azioni concrete per ridurre le disuguaglianze e garantire a tutti i cittadini il diritto a una vita dignitosa; la difesa dello Stato di diritto: ci opponiamo con fermezza a ogni forma di sopraffazione, regime autoritario o totalitario. La salute del pianeta e dei suoi abitanti: la sostenibilità ambientale è una delle sfide cruciali del nostro tempo. Il nostro impegno è volto a promuovere politiche efficaci per la salvaguardia dell’ecosistema, il rispetto della biodiversità e la tutela della salute pubblica. UEC – conclude Tiso – vuole rappresentare una nuova visione di politica partecipativa, basata sull’interazione costante tra cittadini, istituzioni e società civile. Il nostro obiettivo è costruire un’Unione Europea più coesa e determinata ad affrontare le sfide globali con coraggio e lungimiranza. Invitiamo tutti coloro che condividono i nostri valori a unirsi a noi in questo percorso di trasformazione e innovazione”.

Spreco alimentare, Confeuro: “Nuova cultura del cibo, a partire dalle scuole”

Spreco alimentare, Confeuro: “Nuova cultura del cibo, a partire dalle scuole”

“Confeuro apprende con preoccupazione i numeri diffusi dal Centro Studi Divulga nel focus “Spreco e fame 2025”, pubblicato in occasione della dodicesima Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare: il nostro paese con 8,2 milioni di tonnellate di cibo è “medaglia di bronzo” in Europa, dietro Germania (10,8 milioni di tonnellate) e Francia (9,5 milioni di tonnellate) per quantità di cibo perso. Dati davvero allarmanti che dovrebbero indurre istituzioni e territori ad una profonda riflessione. Secondo Confeuro, infatti, questa situazione non solo rappresenta un problema etico e ambientale, ma incide anche sull’economia e sulla sicurezza alimentare. Lo spreco avviene lungo tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione, fino al consumo domestico, dove si registrerebbe la percentuale più alta. Alla luce di tutto questo, dunque, è doveroso promuovere politiche strutturali ed efficaci per ridurre gli sprechi, migliorare la logistica e – sopratutto – sensibilizzare i cittadini sull’importanza di un consumo responsabile. Confeuro sottolinea il ruolo chiave dell’agricoltura sostenibile e della filiera corta per limitare le perdite e garantire un accesso equo al cibo. Contrastare lo spreco significa tutelare l’ambiente e valorizzare il lavoro dei produttori. In questo senso, innestare nella società un nuovo percorso culturale è la priorità, l’educazione alimentare sia materia di studio nelle scuole per valorizzare innanzitutto una dieta sana, combattere l’obesità infantile ed evitare ulteriori sprechi di alimenti. Ne va del nostro futuro, ne va della salute delle nostre giovani generazioni”.

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

Marino, Ambrogiani(Pd): “Silenzio assordante centrodestra su destino Palaghiaccio”

Marino, Ambrogiani(Pd): “Silenzio assordante centrodestra su destino Palaghiaccio”

“Il Partito Democratico di Marino-Circolo Bruno Astorre torna ancora una volta a sottolineare l’immobilismo politico e istituzionale del centrodestra alla guida di Palazzo Colonna sul futuro del Palaghiaccio di Cava dei Selci, ormai da anni abbandonato tra degrado e problemi strutturali. Una vergogna, ma anche e sopratutto una ferita aperta per l’intera collettività di Marino e dei Castelli Romani, che invece desidererebbe la sua riqualificazione architettonica e il suo ritorno alla antica vocazione sportiva, sociale e aggregativa. E non la realizzazione di un ennesimo ipermercato, che non farebbe altro che danneggiare la vivibilità della nostra comunità e i negozi al dettaglio e le piccole realtà commerciali e produttive delle ex circoscrizioni di Cava dei Selci e Santa Maria delle Mole. In questo preoccupante e complesso scenario, il Comune di Marino cosa dice? Come si vuol muovere? Perché questo assordante silenzio? Nonostante sollecitazioni e richieste, purtroppo ancora non è dato sapere: dal Comune di Marino, dunque, serve subitanea chiarezza, così come è doverosa una presa di posizione ufficiale sul destino della struttura: l’amministrazione comunale permetterà la creazione di un supermercato? O si vuole davvero impegnare per una pronta riqualificazione e per il ritorno alla vocazione storica del Palaghiaccio? Attendiamo fiduciosi”.

Così, in una nota, il segretario del Partito Democratico di Marino – circolo Bruno Astorre, Sergio Ambrogiani.

Mutilazioni Genitali Femminili: a Roma il progetto “Women in love” che combatte il crimine contro l’umanità

Mutilazioni Genitali Femminili: a Roma il progetto “Women in love” che combatte il crimine contro l’umanità
Roma, 04 feb 10:24 – (Agenzia Nova) – In occasione della Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili del 6 febbraio prossimo, l’aps ANGELS Associazione Nazionale Giovani Energie Latrici di Solidarietà – che dal 2008 si occupa di diritti e cure mediche di donne e bambini – ha organizzato un incontro presso la sala “Europe experience/David Sassoli”, in piazza Venezia, a Roma, nel quale si è discusso con personalità del mondo istituzionale, politico, sociale e della comunicazione di questo terribile crimine contro l’umanità, le cui vittime sono presenti in Italia per via dei flussi migratori. Secondo gli ultimi dati, infatti, ⁠sono ben 200 milioni le donne nel mondo che convivono con una delle mutilazioni esistenti e quattro milioni le bambine che ogni anno rischiano di subirne una. In Italia risiedono circa 90 mila donne mutilate, mentre rischiano mutilazioni clandestine circa quattromila bambine l’anno. Grazie alla vendita delle video opere di Benedetta Paravia, artista digitale quotata, e al supporto dei donatori, Angels assiste e opera gratuitamente le vittime di questa violenza che risiedono in Italia, restituendo loro la dignità di donna attraverso un percorso con psicologi specializzati e interventi chirurgici di deinfibulazione, vaginoplastica, ricostruzione clitoridea e chirurgia rigenerativa per le cicatrici con l’impiego di cellule staminali. Gli interventi sono eseguiti dalla professoressa Aurora Almadori.

Alla presenza degli studenti del liceo Gaetano De Sanctis di Roma, con l’insegnante Lucia Moliterni, la giornalista e vice direttrice del Tg1, Maria Rita Grieco, ha aperto i lavori come moderatrice dando parola a Benedetta Paravia, che ha annunciato la seconda serie di video arte dal titolo “Icone di luce” di “Women in love”, il suo progetto artistico-culturale-umanitario che sensibilizza l’opinione pubblica sul tema delle Mutilazioni genitali femminili (clitoridectomia, escissione e infibulazione) per contribuire a porre fine a questo crimine contro l’umanità perpetrato su bambine e giovani donne. “Quella delle Mutilazioni genitali femminili è una pratica che da secoli attanaglia il mondo”, ha detto Paravia. “Sono 200 milioni oggi le donne mutilate – ha aggiunto – e in Italia ne arrivano sempre di più. Ma c’è ancora tanta omertà intorno alle vittime. Attraverso l’associazione Angels, dal 2008 abbiamo salvato vite umane e curato bambine con interventi chirurgici di ogni tipo e questo ci rende molto fieri”. “Si tratta di un tema che dovrebbe coinvolgere sia giovani, che persone più adulte perché è una vera e propria violazione dei diritti umani e della dignità di bambine e donne. La regione Lazio c’è, abbiamo a disposizione centri mirati a sostenere psicologicamente le vittime di questa pratica”, ha commentato l’assessore alla Cultura della regione Lazio, Simona Renata Baldassarre.

“Non è tollerabile che questo crimine sommerso venga perpetrato qui, in Italia, in Europa con il nostro sistema giuridico che è il migliore. Occorre parlarne per favorire una sensibilizzazione sul tema, ma anche agire sul fronte pratico”, ha aggiunto il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri. “Alle lesioni fisiche – ha spiegato – si abbinano le lesioni della dignità”. Secondo il presidente della Commissione Cultura alla Camera dei Deputati, Federico Mollicone, “è necessario educare le comunità straniere presenti in Italia e far comprendere loro che la pratica delle Mutilazioni genitali non ha a che fare con la civiltà. Dobbiamo fermare questa follia del relativismo per cui si esaltano le differenze dei popoli stranieri rendendoli inviolabili, senza tutelare i diritti dell’essere umano”, ha concluso. “In Europa sono migliaia le bambine e donne immigrate che subiscono mutilazioni genitali”, ha detto il Senatore Marco Scurria. “Di fronte a questi usi e costumi che rinnegano la civiltà occidentale, le associazioni devono dialogare con queste comunità e far capire loro che non è possibile vivere così”, ha evidenziato.

“Nel 2024 il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale ha investito quattro milioni di euro nelle iniziative di contrasto a queste pratiche. Quest’anno ribadiremo con forza il nostro impegno nel corso della 69ma sessione della Commissione Status donne che si svolgerà a New York. Il ruolo e la partecipazione di organizzazioni della società civile come Angels è fondamentale per garantire alle ragazze e alle donne di esercitare in modo concreto i propri diritti”, ha detto Beatrice Vecchioni, delegata della Farnesina e capo Ufficio III della direzione generale per la Cooperazione e lo Sviluppo. “Dobbiamo informare, sensibilizzare, fornire supporto psicologico e medico alle ragazze vittime di questo fenomeno. E l’associazione Angels fa da catalizzatore di tutto questo e noi giornalisti abbiamo la facoltà di veicolare notizie positive come queste” ha affermato Safiria Leccese, giornalista e presentatrice Mediaset. Il progetto “Women in love” (www.womeninlove.it) contro il crimine delle MGF è patrocinato dal ministero della Cultura e dalla città di Venezia. Premiato presso la Camera dei Lords a Londra in ottobre 2022 con il trofeo Orion Star come miglior progetto per l’empowerment femminile ed esposto per la prima volta a palazzo Bembo nel Dicembre dello stesso anno, alla presenza della Giunta comunale di Venezia e del produttore Luca Barbareschi che lo presentò al pubblico internazionale. Benedetta Paravia, in arte Princess Bee, artista, autrice, produttrice, consulente e filantropa, vive dal 2002 tra l’Italia e gli Emirati dove è cittadina onoraria per essere “pioniera di talento” avendo contribuito positivamente allo sviluppo della società locale e per i progetti in favore delle donne e degli studenti. Paravia (@benedettaparavia) è oggi una delle artiste digitali più quotate al mondo.

Bonucchi morto folgorato, Maritato: “Una messa in scena successiva alla morte?”

A circa quattro anni di distanza dalla scomparsa di Alex Bonucchi in Algeria, le dinamiche di quel terribile accaduto sono ancora da chiarire. Molte domande rimangono ad oggi senza risposta e si respira un’aria di inquietante silenzio e indifferenza da parte delle istituzioni.
Il criminologo Michel Emi Maritato, nonché tecnico di parte della famiglia, ha dichiarato: “Non si tratta di una morte violenta per folgorazione, bensì di una morte violenta dopo una colluttazione. La colluttazione è il motivo della morte, invece la folgorazione è tutta una messa in scena”.
La mamma di Alex continua con coraggio la sua lotta e chiede giustizia e verità per suo figlio, mobilitandosi per sollecitare l’intervento delle autorità: “Voglio rispetto per la morte di mio figlio, voglio sapere cosa è veramente successo in quella piscina e voglio giustizia. Voglio che il mio Stato si metta per 5 minuti nei panni di una madre a cui hanno ucciso un figlio in questo modo. Provate ad immaginare, da un momento all’altro, di non vedere più vostro figlio che è andato a lavorare e che non tornerà più a casa. Provate a vivere con questa angoscia e questo vuoto assoluto che attanaglia l’anima. In più la presa in giro, le prove insabbiate e l’assoluzione totale. – ha continuato Barbara degli Esposti – Basterebbe interrogare il testimone militare bielorusso in piscina con Alex e confrontare il primo fascicolo fatto il giorno dopo la morte di Alex con quello fatto a luglio 2023. Questi signori oltre a prendere in giro Alex stanno prendendo in giro lo Stato Italiano e noi facciamo finta di niente? Ribadisco a caratteri cubitali che non mi fermo davanti al silenzio del mio Stato, possono prendere in giro me ma non i miei figli. Non toccate i figli ad una madre”.
La famiglia Bonucchi chiede al Governo che si attivi per chiarire le dinamiche di questo tragico epilogo affinché nessuna morte debba essere taciuta nell’oblio dell’indifferenza.