Capelli e terapia oncologica: a Udine un evento aperto al pubblico

Il 2 marzo a Udine si terrà l’evento “Oltre la terapia oncologica: come gestire i cambiamenti del corpo”, organizzato dalla SiTri (Società Italiana di Tricologia) in collaborazione con ANDOS Onlus. L’incontro, giunto alla terza edizione, è rivolto sia ai medici che al pubblico e si focalizza sulle terapie tricologiche per pazienti oncologici, con l’obiettivo di divulgare informazioni spesso trascurate durante il percorso di cura.
“Il tumore al seno è una patologia in continuo aumento, coinvolgendo un numero crescente di donne, spesso in età sempre più giovane. La ricerca offre terapie mirate contro i diversi tipi di tumore, ma l’effetto collaterale più temuto, purtroppo quasi inevitabile, è la perdita dei capelli. Si tratta di una conseguenza che può manifestarsi in modo acuto e drammatico, conducendo alla calvizie completa già dalla seconda settimana di chemioterapia, oppure in modo cronico, con una perdita più lenta e insidiosa legata all’uso di altri farmaci”, spiega la dott.ssa Fiorella Bini, Presidente del corso e past President della SiTri.
La perdita dei capelli durante la terapia oncologica non è solo un problema estetico, ma può avere un impatto psicologico profondo. Il nostro corpo si adatta ai cambiamenti graduali, ma quelli improvvisi e traumatici, come la calvizie, possono influire negativamente sullo stato mentale del paziente e, in alcuni casi, rallentare i progressi delle cure. Aiutare il paziente a non ‘vedersi’ malato favorisce il percorso di guarigione.
La terapia tricologica, quindi, diventa un supporto fondamentale per il paziente oncologico, integrandosi con il trattamento della malattia. Con l’organizzazione di questo evento, la SiTri si pone l’obiettivo di sensibilizzare un pubblico sempre più vasto sull’importanza di affrontare anche gli effetti collaterali estetici della terapia oncologica.
“La perdita dei capelli è vissuta da molte donne come un evento non meno traumatico della diagnosi stessa. Per questo è necessario un intervento tricologico mirato, sia dal punto di vista medico, per attenuare la caduta e favorire il recupero, sia tecnico, per trattare un cuoio capelluto alterato e guidare nella scelta della tricoprotesi più adatta. La figura del tricologo, medico o tecnico, è parte integrante del team multidisciplinare che si prende cura della Persona con tumore,” conclude la dott.ssa Bini.
L’evento “Oltre la terapia oncologica: come gestire i cambiamenti del corpo” si terrà domenica 2 marzo alle ore 8:30 presso l’Auditorium Comelli di Udine.
La partecipazione è gratuita, ma è consigliata la prenotazione tramite il sito: https://www.sitri.it/event/oltre-la-terapia-oncologica-2/.

Genova, tutto pronto per l’apertura della nuova sede Confeuro- Labor

Genova, tutto pronto per l’apertura della nuova sede Confeuro- Labor

“È tutto pronto a Genova per l’inaugurazione della nuova sede del Caf- Patronato Labor, promosso dalla Confeuro, che si svolgerà il prossimo venerdì 31 gennaio, a partire dalle ore 16, in viale Virginia Centurione Bracelli 20 D. All’atteso evento parteciperanno Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori europei e del mondo, Carmela Tiso, presidente nazionale del patronato Labor, Paola Peitavino, presidente Confeuro Genova e responsabile Caf, Paola Conigliaro responsabile patronato, e Michela Machiavelli secondo operatore patronato.

“Siamo molto contenti per l’apertura di questa nuova e bellissima sede. All’interno delle nostre strutture, offriamo servizi di tutela previdenziale, assistenziale e fiscale attraverso il nostro Patronato e il nostro Centro di Assistenza Fiscale. Proseguiremo nell’impegno di garantire una tutela completa ai cittadini, non solo dal punto di vista dei lavoratori agricoli, ma anche come utenti del sistema previdenziale e fiscale italiano. Venerdì 31 gennaio dunque sarà un grande momento di condivisione e partecipazione, invitiamo la
comunità di Genova ad essere presente”, hanno commentato Andrea e Carmela Tiso.

Fondazione Italia Usa: 200 borse di studio per il Master “Leadership per le Relazioni Internazionali e il Made in Italy”

La Fondazione Italia USA annuncia l’apertura delle candidature per 200 borse di studio del master online “Leadership per le relazioni internazionali e il made in Italy”, valide per l’anno 2025. 

Diretto dalla prof.ssa Stefania Giannini, Vicedirettore dell’UNESCO, e presieduto dall’ambasciatore Umberto Vattani, il master si avvale del patrocinio dell’UNRIC (United Nations Regional Information Centre) e della collaborazione di oltre 35 docenti di prestigio internazionale tra cui Massimo Bray, Vincenzo Camporini, Emilio Carelli, Barbara Carfagna, Carlo Cottarelli, Federico Rampini, Valentina Vezzali (e tanti altri). 

Grazie alla partnership con l’UNRIC, il master offre un orientamento concreto per l’accesso alle carriere internazionali.

Le borse copriranno interamente il costo del master, lasciando a carico degli studenti solo la tassa d’iscrizione. La selezione sarà curata dal consiglio di presidenza, e le candidature potranno essere inviate nel corso dell’anno tramite il sito ufficiale della Fondazione.

Il master, già scelto da oltre 8500 studenti, si distingue in Europa per la qualità didattica e l’approccio flessibile, unendo lezioni esclusive videoregistrate, materiali di studio avanzati e un project work commissionato da Agenzia ICE GEDI Gruppo Editoriale. La durata è di 12 mesi per un totale di 280 ore, con contenuti fruibili online 24 ore su 24.

Queste le dichiarazioni della Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini:

“Sono i giovani che hanno il compito di immaginare e realizzare l’Italia del futuro. Auspico che questa esperienza formativa contribuisca a formare menti aperte, visionarie, coraggiose ed internazionali. Il Paese ha bisogno della vostra tenacia, del vostro entusiasmo e della vostra creatività per dare nuovo slancio ad una delle sue eccellenze, il Made in Italy”.

Anche il Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, ha rivolto un messaggio agli studenti:

“Avrete la possibilità tramite questo master di acquisire competenze, di perfezionare il vostro metodo di studio, di conoscere e confrontarvi con docenti ed esperti di massimo livello. Sono sicuro che saprete fare tesoro di un’opportunità così preziosa per la vostra formazione e, mi auguro, per un vostro rapido inserimento nel mondo del lavoro”.

Le iscrizioni sono aperte sul sito ufficiale del master. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il portale della Fondazione Italia Usa: https://italiausa.org/.

Intervista a Silvia Bignami, campionessa europea di boxe

Silvia Bignami è una giovane chinesiologa con tanti anni di esperienza lavorativa nel mondo sportivo. Nelle sue giornate si destreggia tra l’attività di personal trainer e il pugilato, cercando di trasmettere l’importanza di una mentalità positiva e vincente a tutte le persone con cui entra in contatto.
La redazione di Radio Sanremo Web è lieta di intervistare una giovane e promettente professionista a proposito della sua ultima conquista e della sua attuale e futura attività.


Chi è Silvia Bignami?
“Sono una pugile, campionessa europea dei pesi mini Mosca. Sono una chinesiologa laureata in Scienze Motorie e lavoro anche come personal trainer. Da sempre appassionata del mondo sportivo, ho praticato tanti sport, dalla danza al basket. Prima del pugilato facevo pallavolo, poi mi sono appassionata al pugilato un po’ per casualità”.


Quattro aggettivi per descriverti.
“Direi meticolosa, esuberante , solare ed empatica. Nel mio lavoro, inoltre, è importante avere autocontrollo emotivo”.


Perché ti sei avvicinata al mondo della boxe e quando hai capito che questa sarebbe stata la tua carriera?
“Ci sono stati due momenti importanti che mi hanno fatto capire che volevo praticare il pugilato a tempo pieno, sono stati entrambi due momenti in cui mi ero allontanata da questo sport: il primo quando sono partita per andare a fare un’esperienza in Inghilterra. Dopo un anno ho sentito il bisogno di cercare una palestra di pugilato e di ritornare a combattere; il secondo risale al 2019 in cui non sentivo più la giusta motivazione per continuare. In entrambi i casi ho avvertito il bisogno di riprendere, perché era l’unico modo per sentirmi completa davvero”.


Qual era il tuo sogno da bambina?
“Sognavo di essere una campionessa a livello sportivo, ho sempre vissuto lo sport con estremo agonismo”.


Come descriveresti la tua giornata tipo per prepararti, ad esempio, ad un match?
“Io sono una persona molto organizzata e baso la mia giornata su una pianificazione molto rigida a livello di preparazione atletica e tecnica. Tra un allenamento e l’altro, lavoro come personal trainer. Tutto gira attorno al pugilato”.


C’è un momento o una vittoria che ricordi con particolare emozione?
“Sicuramente la vittoria del titolo europeo risalente allo scorso 17 maggio. Dietro c’è stata una preparazione e un’emozione straordinari, ero nella mia città ed ho gestito tutti i 10 round nella totale perfezione. Sono stata meticolosa nella preparazione e durante il match”.


Ti aspettavi un simile risultato?

”Sì, era una cosa che volevo e io credo nella legge dell’attrazione. Tendo a visualizzare tutto prima ed è quello che poi è successo realmente. Si tratta di un allenamento mentale: immagino tutto ciò che può succedere durante il match nei minimi dettagli, visualizzo il pubblico, il palazzetto e anche le negatività così che non mi prendano allo sprovvista”.


Hai dovuto affrontare delle difficoltà?
“Sì, in quest’ambito ci sono difficoltà fisiche che hanno a che fare con gli infortuni ma anche quelle di tipo emotivo relative agli eventi della vita privata che non sempre si riescono a controllare”.


Cosa significa per te essere una campionessa ed essere riuscita a conquistare questo titolo?
“Per me è importante trasmettere alle persone quel fuoco che sento dentro, la sensazione di positività e la consapevolezza che con l’impegno si possono raggiungere i propri obiettivi. Io ce la metto tutta anche per essere un esempio di disciplina e trasmettere i valori in cui credo”.


Come affronti la tensione e lo stress prima di un grande match?
“Tendo a mettere da parte le cose, nel senso che cerco di non dare peso a tutto ciò che mi distrae, non voglio farmi influenzare dalle cose che mi circondano e che non sono importanti in quel momento. Mi focalizzo su ciò che sta nella mia testa e nel sentire il mio corpo. Sono presente “qui e ora”.
È il mio modo di controllare le emozioni, che altrimenti mi porterebbero ad un’esternazione che mi impedirebbe di essere presente e basta”.


Quanto sono importanti disciplina, alimentazione e riposo?
“Sono molto importanti: bisogna cercare di dormire le giuste ore e fare delle rinunce nella vita privata. È però fondamentale anche saper gestire e ritagliarsi del tempo per sé stessi in modo da potersi concentrare poi al meglio nello sport”.


Obiettivi futuri?
“Il 4 aprile dovrò difendere il titolo europeo, questa volta in Francia e non vedo l’ora. Dopo di che punto a un mondiale”.

Al via il Progetto “Tempo Sospeso” di Sabina Barzilai


Artemista e Coop. Sociale Gnosis realizzeranno laboratori multidisciplinari inclusivi

Importante il finanziamento della Regione Lazio
L’Associazione Artemista, già vincitrice a Velletri nel Biennio 2006-2008 e a Marino nel 2017-2019, si è aggiudicata per la terza volta le Officine Culturali e di Teatro Sociale vincendo il Bando Biennale della Regione Lazio 2024-2026.
Iniziata lo scorso anno la Prima Annualità, il Progetto TEMPO SOSPESO durerà fino a luglio 2025 con la giornata finale di restituzione e presentazione lavori: questo biennio si occuperà precipuamente di Teatro Sociale.
Il progetto, ideato da Sabina Barzilai, realizzato da Artemista in collaborazione con la Coop Sociale Gnosis, è stato reso possibile dal contributo della Regione Lazio – Direzione Cultura, Politiche Giovanili, Area Spettacolo dal Vivo – con il cofinanziamento dell’Unione Europea.
I laboratori multidisciplinari, teatro, musica e scrittura creativa, sono rivolti ai giovani utenti delle tre strutture presenti sul territorio del Comune di Marino: Gnosis Castelluccia, La Grande Montagna e Centro Diurno Informare.
Nell’ambito dei laboratori, i ragazzi sono chiamati ad esprimersi su più livelli: scrivere testi originali liberamente ispirati, metterli in scena e a comporre musiche che accompagneranno la narrazione. Il progetto intende essere di sostegno ed ausilio per attenuare il disagio delle giovani generazioni, in considerazione anche che negli ultimi anni c’è stata una crescita esponenziale di richiesta del Bonus Psicologo (il contributo INPS a favore dei giovani per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia), i cui fondi stanziati non riescono a coprire neanche un terzo della domanda.
Durante le sessioni di lavoro, i ragazzi imparano ad esprimere il proprio Io, ad esternare le proprie ferite, le gioie profonde, i desideri e i sogni inconfessati in un percorso di conoscenza di sé stessi anche attraverso le tecniche attoriali d’improvvisazione.
Il tempo sospeso è il tempo che trascorre dedicandosi agli altri, dimenticando sé stessi, nel vortice della creazione artistica che per forza maieutica riesce a far esprimere l’inesprimibile: esso rappresenta la sottile linea che divide la follia dalla creazione artistica.

Agrifish, Confeuro: “Più potere contrattuale agricoltori Ue, no a Ebaf”

Agrifish, Confeuro: “Più potere contrattuale agricoltori Ue, no a Ebaf”

“Lavorare per una Ue più vicina alle istanze del settore primario, e più lontana da quei meandri burocratico-amministrativi che ne limitano la capacità di azione. In questo contesto, Confeuro accoglie con favore le recenti dichiarazioni del Commissario europeo all’Agricoltura, Hansen, che sottolinea l’importanza di rafforzare il potere contrattuale degli agricoltori e promuovere una maggiore cooperazione tra loro. Si tratta di un passo necessario per garantire una filiera agricola più equa e competitiva, in cui i piccoli e medi produttori possano davvero avere un ruolo centrale anche nella determinazione dei prezzi e nella tutela del proprio lavoro. Al contempo, tuttavia, Confeuro esprime contrarietà all’istituzione del Comitato europeo per l’Agricoltura e l’Alimentazione (EBAF), una proposta che – sebbene con finalità lodevoli – rischia di introdurre ulteriori livelli di complessità e burocratizzazione a livello europeo. La presenza di numerosi nuovi attori, infatti, potrebbe complicare ulteriormente il quadro normativo e politico-istituzionale, già gravoso per gli agricoltori, rallentando decisioni cruciali per il settore e ostacolando interventi tempestivi. A giudizio di Confeuro, il target Ue deve essere quello di semplificare, non di complicare. E ancora rafforzare la posizione degli agricoltori e incoraggiare una maggiore collaborazione all’interno del settore è una strada giusta, ma non possiamo permetterci che queste misure vengano limitate da un eccesso di burocrazia e da nuovi apparati decisionali che rischiano di allontanarsi dalla realtà dei campi. Per Confeuro dunque servono politiche agricole che mettano al centro gli agricoltori, con strumenti chiari, snelli e realmente efficaci per sostenere il loro lavoro e promuovere uno sviluppo sostenibile del settore primario. Bisogna passare subito dalle parole ai fatti”.

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.