Giorno della Memoria, “La Carta del Gruppo 5 Maggio” per una Europa senza odio e discriminazione

Giorno della Memoria, “La Carta del Gruppo 5 Maggio” per una Europa senza odio e discriminazione

“Il 27 gennaio, Giorno della Memoria, segna una data cruciale per riflettere sul passato e costruire un futuro migliore. In questa occasione, nasce la “Carta del Gruppo 5 Maggio”, iniziativa simbolica che unisce diverse realtà per promuovere una Europa senza odio e discriminazione. L’incontro delle delegazioni di SG Sindacato Generale del Lavoro, E-Academy, Accademia Iniziativa Comune, Over 50, Aps Academy, EuroColf, Eurocoltivatori e Il Tulipano Bianco Aps ha dato vita a questo vero e proprio manifesto di valori, che rappresenta un impegno concreto per la costruzione di una società inclusiva e pacifica. Il nome scelto, “Gruppo 5 Maggio”, richiama la nascita del Consiglio d’Europa di Strasburgo, simbolo di unione tra popoli europei e difesa dei diritti fondamentali. La Carta sottolinea l’importanza di un’Europa che non dimentica le sue radici di pace e uguaglianza, promuovendo valori di solidarietà e inclusione, a prescindere da nazionalità, etnia o credo. In un’epoca di sfide globali, questa iniziativa rappresenta davvero un passo coraggioso per chiedere un continente più coeso e armonioso. Vogliamo infatti una Europa con al centro la persona, dove ci sia l’unità nella libertà di vivere con dignità in una economia virtuosa, e la difesa della Storia, del patrimonio del sapere e della conoscenza; dove ci sia la tutela del Pianeta, responsabilmente consapevoli che abbiamo il dovere di affidarlo alle generazioni future, agendo correttamente apportando miglioramenti; il riconoscimento e la solidarietà ai nostri anziani, custodi e testimoni della nostra cultura. E ancora: l’equità nella trasparenza, equa ricchezza, libertà e lealtà nella libera concorrenza, in un sistema eco polifunzionale che conservi l’equilibrio energetico mondiale; il contenimento del peso fiscale sui redditi minimi e la libera espressione delle opinioni e per il pluralismo del sistema dell’informazione. Insomma, un’altra Europa, con una Costituzione aperta alla partecipazione dei cittadini, che sia baluardo democratico contro ogni forma di discriminazione e odio”.

A sottolinearlo, in una nota stampa, Rocco Tiso, Coordinatore nazionale del “Gruppo 5 Maggio”.

Giornata della Memoria, Accademia IC e Confeuro: “Seminare pace e fratellanza”

Giornata della Memoria, Accademia IC e Confeuro: “Seminare pace e fratellanza”

Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime del nazismo, dell’Olocausto e in onore di tutti coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati. Dunque, oggi, molte realtà territoriali si sono unite al ricordo della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, avvenuta nel 1945. “Un giorno che, a ottant’anni di distanza, continua a simboleggiare un monito universale contro l’orrore della Shoah e le atrocità generate dall’odio, dal pregiudizio e dall’indifferenza. La Giornata della Memoria, infatti, non è solamente una occasione di riflessione storica, ma un modo per riaffermare con forza il rifiuto di ogni forma di antisemitismo, discriminazione e razzismo. Soprattutto in questo periodo storico, che purtroppo vede ancora diffondersi conflitti militari e ideologie di intolleranza e conflitti, il ricordo delle vittime dell’Olocausto ci impone di ribadire con fermezza le ragioni della pace, del dialogo e della convivenza civile. In una società che troppo spesso sottovaluta l’impatto delle parole, banalizzando la gravità di fenomeni discriminatori, l’Accademia Iniziativa Comune continuerà a promuovere la cultura della memoria e della consapevolezza storica, affinché il passato non venga dimenticato e le giovani generazioni possano sedimentare un presente e un futuro liberi da aggressione e violenza. La pace non è solamente un valore fondamentale, ma un obiettivo che spetta a ognuno di noi perseguire quotidianamente con impegno e forza”. Questo scrive, in una nota stampa, il portavoce nazionale della Accademia Iniziativa Comune, Carmela Tiso. Importante anche il pensiero della Confeuro, la Confederazione degli agricoltori europei e del mondo: “Oggi ricordiamo uno degli accadimenti più bui della storia dell’umanità: la Shoah, un orrore che non può e non deve essere dimenticato. La memoria è un dovere morale e collettivo, un impegno per costruire un futuro libero dall’odio, dall’indifferenza e dalla discriminazione. Come Confeuro, crediamo nel valore della solidarietà, della giustizia, dell’uguaglianza e del rispetto per la dignità di ogni essere umano. Coltiviamo la terra per nutrire il mondo, ma anche per seminare i valori di pace e fratellanza. Ricordare, commemorare, è un gesto di responsabilità, per non ripetere gli errori del passato e promuovere una società più equa e giusta per le generazioni future”.

Agroalimentare, Confeuro: “Bene Italia contro frodi. Nostro modello esempio in Ue”

Agroalimentare, Confeuro: “Bene Italia contro frodi. Nostro modello esempio in Ue”

“Confeuro esprime la sua piena soddisfazione e il più sentito riconoscimento per l’importante operazione condotta dall’ICQRF e Guardia di Finanza, che ha portato al sequestro di 700 kg di formaggi a pasta filata. La merce, destinata al consumo finale e alla distribuzione, deteneva etichette ingannevoli che dichiaravano falsamente un’origine interamente italiana. Questa operazione rappresenta un segnale chiaro e forte nella lotta contro le frodi alimentari e a favore della tutela delle eccellenze italiane. Proteggere il Made in Italy significa salvaguardare non solo la qualità e la sicurezza dei prodotti che giungono sulle tavole dei cittadini, ma anche il lavoro e l’impegno quotidiano dei nostri piccoli e medi agricoltori e produttori. Il sequestro dei prodotti irregolari, oltre ad evidenziare l’efficacia del modello di controllo italiano, mette in evidenza l’importanza di mantenere alta l’attenzione verso i tentativi di aggirare le leggi a danno del nostro settore agroalimentare, da sempre sinonimo di qualità, tradizione e autenticità. Alla luce di tutto questo, pertanto, Confeuro ritiene necessario che istituzioni e organi di controllo continuino a lavorare con determinazione per contrastare chi, attraverso pratiche scorrette lungo tutto la filiera, cerca di danneggiare la nostra economia e ingannare i consumatori. Solo attraverso un impegno costante e condiviso soprattutto a livello comunitario infatti, sarà possibile tutelare il rapporto tra produttori e consumatori che sempre più chiedono trasparenza e garanzia nei prodotti che acquistano. E’ fondamentale, inoltre, esportare il sistema di controllo italiano anche negli altri paesi europei che, anche se non hanno la stessa varieta e qualità dei prodotti nostrani, dovrebbero difendere comunque gli interessi di tutti i i cittadini europei. Da tempo, infatti, lamentiamo scarsi controlli delle merci e dei prodotti che entrano dalle frontiere europee. L’Unione Europea deve prendere ad esempio ed ispirazione le nostre tecniche di controllo e fare definitivamente sua una politica forte e decisa di contrasto delle illegalità e dell’annoso fenomeno dell’Italian Sounding”.

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

Ambiente, Tiso(Iniziativa Comune): “Da Ue progressi su economia circolare, ma non abbastanza”

Ambiente, Tiso(Iniziativa Comune): “Da Ue progressi su economia circolare, ma non abbastanza”

“Negli ultimi anni, l’Europa ha compiuto passi significativi verso un modello di economia circolare. Questa transizione, fondata su principi di sostenibilità, riutilizzo e riduzione dello spreco, rappresenta un cambio di paradigma rispetto al tradizionale modello lineare “produci-consuma-smaltisci”. Tuttavia, nonostante gli importanti traguardi raggiunti, la realtà ci pone di fronte a due certezze fondamentali: da un lato, i progressi nell’Unione Europea sono innegabili; dall’altro, rimangono insufficienti per affrontare le sfide ambientali e sistemiche che ci troviamo di fronte. La Ue ha infatti assunto un ruolo di leadership globale nella promozione dell’economia circolare: e tra le iniziative più rilevanti, troviamo il Piano d’Azione per l’Economia Circolare adottato nel 2020 nell’ambito del Green Deal europeo, che mira a rendere produzione e consumo più sostenibili lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti. Nonostante i successi, però,,il bilancio complessivo rimane insufficiente. L’Europa continua a consumare in proporzione più risorse naturali di quante il pianeta possa rigenerare e produce una quantità crescente di rifiuti, aggravando la pressione sugli ecosistemi. Per accelerare la transizione verso un’economia circolare più efficiente, l’Europa deve dunque affrontare alcune sfide strutturali: promuovere un cambiamento culturale, riprogettare i sistemi produttivi, incentivare l’innovazione tecnologica, e colmare il divario tra i Paesi europei. Insomma, serve un impegno coordinato e determinato a tutti i livelli – istituzionale, industriale e sociale – per rendere l’economia circolare una realtà sostenibile e duratura. Se non si affrontano con urgenza le sfide rimaste, il rischio è che i progressi fatti finora in Ue si rivelino solo un primo passo verso una transizione incompleta”.

Così, in una nota stampa, il portavoce nazionale della Accademia Iniziativa Comune, Carmela Tiso.

Il Catalogo d’arte “Segni epocali. Fernando Mangone racconta Paestum”

Fondazione Arte Mangone: “Il Catalogo d’arte “Segni epocali. Fernando Mangone racconta Paestum” si prepara a conquistare una platea internazionale”

La Presidente Anna Coralluzzo: “Un progetto che unisce arte e archeologia, proiettando il nostro patrimonio su scala globale”

Il catalogo “Segni Epocali. Fernando Mangone racconta Paestum”, edito da Cairo Editore, è pronto a oltrepassare i confini europei, affermandosi come un ponte ideale tra arte contemporanea e patrimonio archeologico. Frutto della collaborazione tra la Fondazione Arte Mangone (F.A.M.) e il Parco Archeologico di Paestum, con il patrocinio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, l’opera celebra la cultura italiana, portandola su una scena internazionale.
Fernando Mangone, artista di fama internazionale, descrive così la sua visione: “L’arte è un filo invisibile che lega il passato al presente. Le rovine di Paestum e Velia non sono solo testimonianze silenti, ma pulsano di vita e significato. Con le mie opere, cerco di amplificarne la voce, restituendo loro il potere evocativo che attraversa i secoli.”
Il catalogo, che raccoglie le opere esposte nella mostra “Segni Epocali. Fernando Mangone racconta Paestum” presso il Museo Archeologico Nazionale di Paestum, invita il lettore a un viaggio suggestivo attraverso il tratto potente e dinamico di Mangone. Un percorso che intreccia il fascino eterno dei templi pestani con il dialogo vibrante tra classicità grecolucana e arte contemporanea.
Anna Coralluzzo, Presidente della F.A.M., pone l’accento sull’importanza del lavoro collettivo dietro il progetto: “Questo catalogo rappresenta non solo una testimonianza artistica, ma anche un esempio concreto di come la collaborazione tra istituzioni possa proiettare il nostro patrimonio culturale oltre i confini nazionali.”
Disponibile in italiano e inglese, il volume include i contributi di Tiziana D’Angelo, Direttore dei Parchi Archeologici di Paestum e Velia, e del curatore Luciano Carini. Oltre alle opere presentate nella mostra, il catalogo approfondisce l’intera produzione artistica di Mangone dedicata ai siti archeologici di Paestum, instaurando un dialogo visivo capace di superare barriere temporali e geografiche.

Fondazione Arte Mangone: “Il Catalogo d’arte “Segni epocali. Fernando Mangone racconta Paestum” si prepara a conquistare una platea internazionale”

La Presidente Anna Coralluzzo: “Un progetto che unisce arte e archeologia, proiettando il nostro patrimonio su scala globale”

Il catalogo “Segni Epocali. Fernando Mangone racconta Paestum”, edito da Cairo Editore, è pronto a oltrepassare i confini europei, affermandosi come un ponte ideale tra arte contemporanea e patrimonio archeologico. Frutto della collaborazione tra la Fondazione Arte Mangone (F.A.M.) e il Parco Archeologico di Paestum, con il patrocinio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, l’opera celebra la cultura italiana, portandola su una scena internazionale.
Fernando Mangone, artista di fama internazionale, descrive così la sua visione: “L’arte è un filo invisibile che lega il passato al presente. Le rovine di Paestum e Velia non sono solo testimonianze silenti, ma pulsano di vita e significato. Con le mie opere, cerco di amplificarne la voce, restituendo loro il potere evocativo che attraversa i secoli.”
Il catalogo, che raccoglie le opere esposte nella mostra “Segni Epocali. Fernando Mangone racconta Paestum” presso il Museo Archeologico Nazionale di Paestum, invita il lettore a un viaggio suggestivo attraverso il tratto potente e dinamico di Mangone. Un percorso che intreccia il fascino eterno dei templi pestani con il dialogo vibrante tra classicità grecolucana e arte contemporanea.
Anna Coralluzzo, Presidente della F.A.M., pone l’accento sull’importanza del lavoro collettivo dietro il progetto: “Questo catalogo rappresenta non solo una testimonianza artistica, ma anche un esempio concreto di come la collaborazione tra istituzioni possa proiettare il nostro patrimonio culturale oltre i confini nazionali.”
Disponibile in italiano e inglese, il volume include i contributi di Tiziana D’Angelo, Direttore dei Parchi Archeologici di Paestum e Velia, e del curatore Luciano Carini. Oltre alle opere presentate nella mostra, il catalogo approfondisce l’intera produzione artistica di Mangone dedicata ai siti archeologici di Paestum, instaurando un dialogo visivo capace di superare barriere temporali e geografiche.

Agricoltura, Confeuro: “Ok dati Istat ma non è tutto oro quel che luccica”

Agricoltura, Confeuro: “Ok dati Istat ma non è tutto oro quel che luccica”

“Confeuro ha analizzato con molta attenzione i risultati della Stima preliminare dei conti economici dell’Agricoltura 2024 presentati dall’Istat. Pur accogliendo con positività e soddisfazione tali numeri – che vedono, in particolare, il record europeo per valore aggiunto agricolo, superando quota 42,4 miliardi di euro, e incrementi dei volumi dei prodotti nelle coltivazioni e nel comparto zootecnico -, invitiamo tutte le istituzioni competenti a non cadere nei facili trionfalismi. Per Confeuro, infatti, è necessario tenere a mente la congiuntura complessiva in cui si innestano i dati Istat: dalla filiera dell’olio in forte crisi, ai passi indietro del settore primario della Francia (dovuti sopratutto ai fenomeni climatici estremi che hanno colpito le terre transalpine), fino al calo preoccupante del numero delle piccole e medie imprese del Belpaese negli ultimi dieci/venti anni. A giudizio della nostra confederazione, dunque, non è tutto oro quello che luccica: siamo in un delicato e complesso periodo di transizione, in cui il nostro comparto non è ancora riuscito ad esprimere al meglio le proprie potenzialità, sopratutto di fronte alla concorrenza sleale di molti paesi extra Ue. Per questa ragione, Confeuro richiama l’attenzione sull’urgenza di rafforzare le politiche di tutela contro il fenomeno dell’Italian Sounding e di promuovere in modo più efficace l’autenticità del Made in Italy, creando al contempo condizioni più eque e investendo nelle infrastrutture e nell’innovazione, per garantire ai nostri agricoltori gli strumenti necessari per essere competitivi su scala globale”.

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.