Test di medicina venduti on line? Convocati i Rettori delle Università

Ogni anno è sempre la stessa storia, forse anche per più test di ammissione, nei diversi indirizzi di laurea a numero chiuso, ma i test di ammissione alla facoltà di Medicina e Chirurgia probabilmente, sono sempre sotto ai riflettori e con non pochi problemi, rispetto agli altri. Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini ha convocato per oggi, i rappresentanti del CRUI -Conferenza dei Rettori italiani- e del Cisia, ovvero il Consorzio che si occupa dei nuovi test on line (TOLC), per avere maggiore chiarezza su un esposto -presentato da uno Studio Legale di Roma- in Procura, insieme ad un ricorso al Tar per graduatorie, che sarebbero state alterate e quindi da ritenersi nulle, per la presunta compravendita dei test, per l’ammissione al Corso di laurea, proprio in Medicina e Chirurgia. Non stiamo parlando di dark web, ma di siti e apposite piattaforme, in cui per pochi euro (le tariffe si sarebbero aggirate dai 15 euro in su), i futuri medici del domani, avrebbero potuto ottenere così, le risposte giuste. Solamente quest’anno, tra aprile e luglio, quasi 146 mila studenti si sono preparati (anche spendendo molti soldi nell’esercitazione con test e tutor), hanno tentato i test di accesso; 90 minuti per rispondere a cinquanta domande che, gli addetti ai lavori hanno considerato molto difficili. La chiarezza è un obbligo, soprattutto per tutti gli studenti che si sentono presi in giro da un sistema, che dovrebbe essere sicuro come invece, tende a sottolineare il regolamento TOLC.

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