Sociale, nasce l’Accademia Iniziativa Comune: “Pronti per tutela consumatori”

Sociale, nasce l’Accademia Iniziativa Comune: “Pronti per tutela consumatori”

“È stata ufficialmente costituita l’Accademia Iniziativa Comune”, frutto della assemblea congiunta, svoltasi recentemente a Roma, del Centro Studi Iniziativa Comune e dell’Associazione Nazionale Consumatori Consapevoli CON.COSA. Portavoce e referente nazionale del nuovo organismo è stata nominata Carmela Tiso, pronta al nuovo incarico: “Questa realtà si propone come punto di riferimento nazionale per la promozione e la tutela dei diritti dei consumatori e dei cittadini in un contesto sociale ed economico in costante evoluzione – ha detto -. L’Accademia Iniziativa Comune rappresenta infatti una risposta concreta alle sfide del nostro tempo. Unendo le competenze del Centro Studi e l’esperienza di CON.COSA, abbiamo creato un organismo in grado di dare voce alle istanze dei consumatori, cittadini e categorie, e di contribuire attivamente al dibattito pubblico”.

Quali gli obiettivi principali dell’Accademia Iniziativa Comune? In primis, come detto, la difesa dei diritti: promuovere iniziative concrete per garantire trasparenza, equità e accesso alle informazioni nei rapporti tra consumatori, imprese e istituzioni. Educazione e consapevolezza: realizzare programmi formativi e campagne di sensibilizzazione per una cittadinanza più informata e responsabile. Analisi e innovazione: sviluppare studi e ricerche per anticipare i cambiamenti e le esigenze del mercato e della società. “E, infine, maggiore visibilità rappresentativa al fine di costruire un’identità forte e autorevole a livello nazionale, capace di dialogare con istituzioni, imprese e cittadini”, ha aggiunto la portavoce Carmela Tiso. Che poi ha concluso: “Con l’Accademia Iniziativa Comune, rafforziamo il nostro impegno verso una società più giusta e consapevole, offrendo strumenti concreti per affrontare le complessità di un sistema in continua trasformazione”.

MANGONE CONTRIBUISCE CON LE SUE OPERE AL SUCCESSO DEL PROGETTO “CASA I.D.E.A.”

IL PITTORE FERNANDO MANGONE CONTRIBUISCE CON LE SUE OPERE AL SUCCESSO DEL PROGETTO “CASA I.D.E.A.” DI CARITAS SALERNO

Oltre 54.000 euro raccolti grazie all’arte per sostenere le famiglie in difficoltà nella diocesi di Salerno

Con l’inaugurazione del progetto “CASA I.D.E.A. – Inclusione Diritti Empowerment e Autonomia” della Fondazione Caritas Salerno, avvenuta il 13 gennaio 2025, prende vita un’importante iniziativa dedicata alle famiglie monoparentali e alle persone in difficoltà. La raccolta fondi per il progetto è stata realizzata nei primi mesi del 2024, permettendo di comprendere meglio il tempismo del comunicato stampa che celebra questo straordinario risultato. Tra i principali promotori del successo della raccolta fondi figura il Maestro Fernando Mangone, che ha donato le sue opere.

Anche grazie al contributo del Maestro Mangone, sono stati raccolti oltre 54.000 euro, una parte significativa della campagna di crowdfunding sostenuta da Intesa Sanpaolo attraverso la piattaforma For Funding, che ha superato complessivamente i 114.000 euro. Questi fondi permetteranno di ristrutturare e allestire un immobile a Giovi San Nicola di Salerno, destinato a diventare un luogo di accoglienza e di relazione per chi vive in situazioni di fragilità.

“Sono felice di aver contribuito al raggiungimento dell’obiettivo di raccolta fondi per la creazione di una Casa che accolga, nella realtà salernitana, le persone in una situazione di fragilità. Con la Fondazione F.A.M. Fondazione Arte Mangone vogliamo dare questo tipo di contributo alla società, mettendo l’arte al servizio di chi ha più bisogno,” ha dichiarato il Maestro Fernando Mangone.

La Campania è una delle regioni europee con il più alto tasso di rischio di povertà ed esclusione sociale, secondo i dati ISTAT, con una situazione particolarmente critica per le famiglie monogenitoriali. Progetti come CASA I.D.E.A. rappresentano una risposta concreta a queste sfide, offrendo supporto abitativo e percorsi di autonomia a chi si trova in difficoltà. L’impegno della Fondazione F.A.M. dimostra come arte, solidarietà e istituzioni possano fare la differenza per il benessere delle comunità locali.

Olivicoltura, Confeuro: “Piano straordinario di rilancio per settore in crisi”

Olivicoltura, Confeuro: “Piano straordinario di rilancio per settore in crisi”

“L’olivicoltura italiana sta vivendo un momento di profonda crisi, tra cambiamenti climatici, concorrenza sleale e difficoltà strutturali che danneggiano uno dei comparti simbolo del nostro patrimonio agroalimentare. I numeri d’altronde parlano chiaro: la produzione nazionale di olio d’oliva è in calo, col rischio di perdita di competitività sul mercato internazionale, mentre i costi di produzione continuano a aumentare. A questo si aggiunge l’invasione di prodotti esteri di dubbia qualità, spesso spacciati come italiani, che penalizzano ulteriormente le piccole e medie imprese agricole del nostro Paese”. A lanciare l’allarme è Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo. Che poi sottolinea: “Purtroppo anche questa annata dimostra la presenza di talune ataviche criticità, che stakeholder ed istituzioni faticano a risolvere: in primis, l’evidente incapacità di gestire la grandissima qualità dei prodotti della nostra madre terra. Pur avendo oltre 500 varietà di olio, infatti, stiamo perdendo posizioni nella classifica dei produttori, unitamente alla mancata attitudine nel valorizzare questo fondamentale bene agroalimentare. In questo scenario preoccupante e complesso, per noi di Confeuro l’olio resta l’oro verde e riteniamo che, anche dal punto di vista organolettico e salutistico, sia un elemento prioritario per una corretta alimentazione. Per questo è improcrastinabile uscire dal buio e dall’immobilismo che negli ultimi dieci anni ha caratterizzato il nostro paese – che nel frattempo ha ceduto il passo ad altre nazioni che ci hanno “copiato” e bene in termini di olivicoltura di qualità e quantità. Come? Mettendo in atto politiche più concrete ed efficienti, incrementando gli investimenti strutturali, implementando i fondi per combattere la Xylella, e sopratutto potenziando la ricerca e lo sviluppo. Insomma, è necessario un piano strategico che metta al centro la sostenibilità, l’innovazione tecnologica e la valorizzazione dei prodotti di qualità certificata. Chiediamo al Governo azioni urgenti per tutelare i piccoli e medi produttori, che rappresentano l’anima del settore, e per contrastare efficacemente le pratiche di frode alimentare.”

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

Agricoltura, Confeuro: “IA, investimenti e partnership pubblico privata”

Agricoltura, Confeuro: “IA, investimenti e partnership pubblico privata”

“Confeuro apprende che CREA, con il suo centro Genomica e Bioinformatica, e Microsoft hanno annunciato una collaborazione nel progetto Pangenoma, con la finalità di decodificare i geni di tutte le varietà di grano duro presenti sul pianeta per poter sviluppare nuove varietà più sostenibili e resilienti mediante l’adozione di soluzioni di intelligenza artificiale e supercalcolo. Si tratta di una iniziativa assolutamente innovativa, moderna e ambiziosa, e rappresenta la dimostrazione di quanto le nuove tecnologie, se ben disciplinate e utilizzate, possano rivelarsi fondamentali per lo sviluppo e il futuro di comparti chiave come l’agricoltura. L’intelligenza artificiale, infatti, può essere un’opportunità per il rilancio sostenibile dell’agricoltura, soprattutto in uno scenario segnato dall’accelerazione del cambiamento climatico. Grazie all’IA, potrebbe essere dunque possibile identificare e sviluppare nuove specie vegetali più resistenti a fenomeni come siccità e temperature estreme. Queste innovazioni possono aiutare a salvaguardare la produttività agricola e a ridurre l’impatto ambientale, assicurando al contempo la qualità delle colture e la sostenibilità economica di piccole e medie aziende. Alla luce di tutto questo, Confeuro conferma l’importanza di sostenere la ricerca scientifica e di favorire la partnership tra pubblico, privato e comunità agricole per promuovere l’applicazione delle tecnologie di IA al settore primario. Solo attraverso l’innovazione tecnologica possiamo rispondere alle sfide globali, garantendo la competitività della nostra agricoltura e la tutela del pianeta. La speranza è che il nostro Governo incrementi sforzi e investimenti in ricerca e formazione, per preparare il settore agricolo a una nuova era tecnologica”.

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

Marino, Ambrogiani(Pd) interviene su proposta di unificazione mercati

Marino, Ambrogiani(Pd) interviene su proposta di unificazione mercati

“Da giorni sui social network viaggia un vivace dibattito sulla mozione promossa dal Partito Democratico di Marino e presentata a Palazzo Colonna dal consigliere comunale di opposizione, Gianfranco Venanzoni, in merito all’unificazione temporanea dei mercati del mercoledì presenti nelle ex circoscrizioni a valle di Marino. Siamo costretti ad intervenire perché una cosa è mostrare la propria contrarietà legittima, un’altra – invece – è esprimere la propria posizione in maniera polemica e tendenziosa, facendosi supportare da sigle e commenti che rappresentano comunque una discreta minoranza nella nostra comunità. A sostegno della bontà della nostra proposta, dunque, partiamo dallo stesso quesito posto dal Presidente del Comitato di Quartiere Antonio Calcagni dove su 510 giudizi, il 64% risulta favorevole all’iniziativa di unificazione dei mercati, sostenuta peraltro anche dalla FIVA federazione italiana venditori ambulanti. Pertanto, quello che dispiace notare è il tentativo di sostituire il dibattito politico con la solita demagogia. Anche per questo avevamo portato la nostra mozione in discussione nel Consiglio Comunale nella speranza di trovare una soluzione condivisa ma nel vuoto dei banchi della minoranza di centrosinistra, solo l’attuale maggioranza, pur emendando il testo, ha accolto la nostra proposta. Certamente non vogliamo giudicare l’operato di chi non era presente,ma la preoccupazione di questi atteggiamenti aventiniani non possiamo tacerla perché non aiuta a trovare un intesa sulle problematiche che investono il nostro Comune”.

Così, in una nota stampa, il segretario cittadino del Pd Marino – Circolo Bruno Astorre “Sergio Ambrogiani”.

Grande successo per la chiusura della mostra: “Segni Epocali. Fernando Mangone racconta Paestum”

Grande successo per la chiusura della mostra: “Segni Epocali. Fernando Mangone racconta Paestum”

Un progetto che unisce la visione contemporanea di Fernando Mangone alla magnificenza del sito archeologico di Paestum, in collaborazione con la F.A.M. – Fondazione Arte Mangone e il Parco Archeologico di Paestum.

Si è conclusa il 12 gennaio 2025, con un grande successo di pubblico e critica, la mostra “Segni Epocali. Fernando Mangone racconta Paestum”, ospitata dal Parco Archeologico di Paestum dal 26 ottobre 2024. Un’esposizione unica che ha messo in luce la straordinaria capacità dell’artista Fernando Mangone di creare un dialogo tra la contemporaneità dell’arte e la millenaria storia dei luoghi di Paestum, attraverso un percorso di forte impatto visivo ed emotivo. Il progetto è stato curato dal Professore Luciano Carini, in collaborazione con Tiziana D’Angelo, Direttore del Parco Archeologico di Paestum, Teresa Marino, Ornella Silvetti e Rosaria Sirleto, responsabili del coordinamento scientifico.
La mostra, che ha avuto una durata di oltre due mesi, ha visto il coinvolgimento della F.A.M. – Fondazione Arte Mangone, in una collaborazione che ha permesso di mettere in evidenza l’intenso legame tra l’arte contemporanea e il patrimonio storico-archeologico della zona. Le opere di Fernando Mangone, che da trent’anni dedica la sua ricerca pittorica al racconto del Parco Archeologico di Paestum, hanno avuto il compito di restituire una visione personale e innovativa dei luoghi simbolo di queste terre. Mangone ha utilizzato il suo stile vibrante e deciso per esplorare, con sensibilità e profondità, il ricco patrimonio architettonico e simbolico che ha definito la storia di questi luoghi leggendari.
Con “Segni Epocali”, l’artista ha messo in scena un’interpretazione visiva che unisce l’antico e il moderno, creando una connessione inedita tra i templi greci, le lastre lucane dipinte, le rovine e i miti che caratterizzano Paestum. Il risultato è una serie di dipinti che restituiscono la grandezza di questo sito archeologico, offrendolo a un pubblico contemporaneo in modo nuovo e suggestivo. Le opere non solo celebrano il patrimonio antico, ma invitano lo spettatore a riscoprire la bellezza senza tempo di questo luogo, attraverso lo sguardo di un interprete d’eccezione.
“Ho sempre considerato il patrimonio di Paestum non solo come un elemento di grande valore storico, ma come una fonte inesauribile di ispirazione. Per me, la pittura è un mezzo per entrare in sintonia con il passato, per restituire all’arte antica una nuova vitalità, capace di parlare anche al nostro presente. Lavorare su questi temi per trent’anni mi ha permesso di creare una visione che non si limita a rappresentare l’antico, ma che lo reinventa, lo fa dialogare con il contemporaneo. È stato un onore poter esporre il mio lavoro in un luogo così ricco di storia, e sono grato alla Fondazione Arte Mangone, al Parco Archeologico di Paestum e a tutte le persone che hanno creduto in questo progetto.” A dirlo è il Pittore Fernando Mangone.
Il percorso espositivo ha suscitato un notevole interesse, riscuotendo apprezzamenti sia da parte del pubblico che degli esperti del settore, che hanno riconosciuto la qualità e l’intensità del lavoro di Mangone. La mostra ha permesso ai visitatori di esplorare Paestum raccontata con una prospettiva innovativa, ma sempre rispettosa delle radici storiche e culturali che la caratterizzano.
La collaborazione tra la F.A.M. – Fondazione Arte Mangone, il Parco Archeologico di Paestum e il team di curatori ha avuto l’obiettivo di intrecciare l’arte contemporanea con la grande tradizione storico-archeologica della regione. Un lavoro che ha messo in risalto non solo la bellezza e la potenza evocativa delle opere di Fernando Mangone, ma anche l’importanza della conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, che continua a essere al centro delle politiche di sviluppo turistico e culturale dell’area. Il successo della mostra conferma la sempre maggiore attenzione che il pubblico e le istituzioni rivolgono alla cultura e all’arte come strumenti per una comprensione profonda del nostro passato e della nostra identità, in un processo che guarda al futuro senza dimenticare le radici storiche.