I concetti descritti sono ricorrenti nei colloqui condotti dai professionisti volontari dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia, principalmente con le persone che hanno vissuto, agito o assistito a violenza nelle relazioni interpersonali.
L’equipe multidisciplinare dell’A.I.P.C. ha maturato un’esperienza clinica e forense sul campo ultraventennale. Abbiamo intervistato lo Psicoterapeuta Massimo Lattanzi, su un tema molto delicato quale il Narcisismo.
Dottor Lattanzi, come possiamo inquadrare il narcisista?
“Il concetto di narcisismo probabilmente è quello più approfondito negli ultimi decenni, anche se potremmo definire il terzo decennio del ventunesimo secolo “post narcisismo”. Il vissuto “originale” è la ferita narcisistica, un vuoto, una voragine, creata dai caregiver che non avrebbero visto, amato e manipolato il bambino”.
Questa patologia, cosa crea?
“La ferita narcisistica produce traumi, dolore, rabbia, bassa autostima, impotenza, dipendenza, vergogna, vulnerabilità e invidia. La vulnerabilità narcisistica è la specifica modalità di reagire ai rimproveri e alla frustrazione con una perdita di autostima.
La rabbia narcisistica è la risposta aggressiva e violenta al non sentirsi amato e apprezzato”.
Dopo quanto può manifestarsi?
“Dopo poco tempo dall’inizio di una relazione, il partner narcisistico inizia a sentirsi “intrappolato” e comincia a ricercare un nuovo partner “ideale” che possa sostituire quello attuale.
Frequenti infatuazioni, relazioni intense e deludenti e promiscuità sono ricorrenti nelle personalità narcisistiche. Il partner di una persona con una personalità narcisistica è sempre sotto esame, non deve essere né deludente né minaccioso. Le relazioni “narcisistiche” sono caratterizzate da “triangolazioni”, relazioni parallele che permettono alla personalità narcisistica di appagare l’impulso di “non perdersi nulla”.
Per riuscire a gratificarsi la personalità narcisistica combina il senso di superiorità e controllo con la “rotazione” di un gruppo partner.
Le personalità narcisistiche possono risultare molto affascinanti, in realtà manipolano gli altri, come probabilmente sono stati manipolati, sono molto sensibili alle critiche e ai rifiuti e spesso reagiscono in modo violento. Il vuoto e la rabbia delle personalità narcisistiche sono resistenti al trattamento terapeutico; quindi, non possono essere prese “in carico” dal partner”.
Come viene identificata la patologia ed è curabile?
“I dati raccolti con la specifica anamnesi e la valutazione psicodiagnostica e psicofisiologica prevista dal protocollo scientifico integrato A.I.P.C. Scientific Violence Screening applicate ad un numeroso campione di vittime e autori di violenza (clinico e sub clinico) permettono di tracciare un profilo ricorrente quello di un’organizzazione di personalità narcisistica. Un’efficace ed efficiente prevenzione e trattamento della violenza non può prescindere
dall’applicazione di strumenti scientifici, della Scienza della Violenza (A.I.P.C., 2021).
Il partner “narcisista” è molto pericoloso ed imprevedibile, qualora riconosceste alcune dinamiche e qualità del vostro partner, sarebbe raccomandabile contattare un centro specialistico”.
Giu 08