Il tema degli omicidi tra familiari è sempre rovente e, se possibile, lo è ancora di più a pochi giorni dalla pubblicazione dei dati rilevati dal Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale (Servizio Analisi Criminale), in particolare, sugli omicidi volontari consumati.
Intervistiamo il Dott. Massimo Lattanzi, psicologo psicoterapeuta e PhD e coordinatore dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia ETS fondata nel 2001.
Dott. Lattanzi, cosa rilevano i dati del Servizio Analisi Criminale?
“Il lavoro molto accurato, svolto dai tecnici del Servizio Analisi Criminale, rileva i dati sugli omicidi volontari consumati, relativi al periodo che va, dal 01 gennaio al 13 agosto 2023. I delitti avvenuti in Italia, dal 01 gennaio al 13 agosto del 2023 sono 205, 91 quelli in ambito familiare/affettivo e 40, quelli di partner ex partner”.
Dott. Lattanzi, in particolare, quali sono i dati riferiti agli omicidi volontari commessi in ambito familiare?
“I dati del Servizio Analisi Criminale sugli omicidi avvenuti in ambito familiare/affettivo ,rilevano una riduzione dell’andamento generale degli eventi, in riferimento allo stesso periodo del 2022, e sono passati da 92 a 91 e una riduzione degli omicidi ai danni di persone di genere femminile, da 68 che scendono a 59 (-13%)”.
Dott. Lattanzi, i dati riferiti agli omicidi volontari consumati definiscono qualcosa in particolare?
“I dati evidenziano che circa il 50% del totale degli omicidi volontari, sono consumati in ambito familiare. Circa il 40% degli stessi viene consumato in ambito domestico e conta come vittime, le persone di genere maschile e circa il 60% degli omicidi volontari, avvenuti nel medesimo ambito, identifica come autori un “familiare”.
Dott. Lattanzi, cosa rilevano questi ultimi dati?
“I dati definiscono uno scenario molto chiaro; gli omicidi volontari si consumano in circa il 50% in ambito familiare, nel 2013 i professionisti volontari dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia hanno fondato l’Osservatorio Delitti Familiari, i dati raccolti settimanalmente, rilevano una realtà quasi sovrapponibile a quella descritta dai dati raccolti dal Servizio Analisi Criminale, nelle informazioni ottenute, sia tra le vittime che tra gli autori, la variabile “familiare/conoscente”, ricorre più spesso di quella di “partner” o “ex partner”.
Dott. Lattanzi, cosa vorrebbe aggiungere in conclusione?
“L’Osservatorio Delitti Familiari calcola anche i tentati omicidi volontari e i suicidi, o tentati suicidi, che spesso seguono un omicidio o tentato omicidio volontario, per questo, le persone vittime di genere maschile, superano le persone vittime di genere femminile e i numeri, sono ancora più “sconvolgenti” di quelli esaminati”.
Ago 18