Negli ultimi giorni, si sente parlare di “pacchetto sicurezza”, che si starebbe ultimando soprattutto in vista del pre-Consiglio dei Ministri di oggi, per essere approvato quanto prima. Ma di cosa si tratta nel dettaglio? Per ora, ciò che è dato sapere è che, in seguito gli ultimi gravissimi episodi nel tema della sicurezza, hanno visto la necessità di “decretazioni urgenti”, con possibili “ritocchi” alle normative penali già esistenti e di disegni di legge adeguati, ad un sistema e ad una società, in rapido declino. Una task force di addetti al lavoro, come tecnici degli Uffici Legislativi della Giustizia e dell’Interno, con l’appoggio di numerosi Dicasteri, -tra cui quello della scuola-, starebbero ultimando, sotto l’attento controllo di Palazzo Chigi, per l’appunto un “pacchetto sicurezza”, con pene più aspre per molti reati. Le tematiche affrontate, Come nel “decreto legge del Sud”, articolo 9 (ricordando che sono ancora bozze), conterrebbe “disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione e per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese”, che dovrebbe prevedere un “piano straordinario di interventi infrastrutturali e di riqualificazione”, al fine di “fronteggiare le situazioni di degrado e di vulnerabilità sociale”, sicuramente, questo tema, riporta il problema della Sicurezza delle periferie, soprattutto dopo la visita di Giorgia Meloni a Caivano. Per cercare di contenere, arginare, ma soprattutto evitare l’insorgenza di ulteriori baby gang e tutti i casi di violenza minorile (dai 14 ai 18 anni), c’è la possibilità di disporre la Daspo; ovvero una misura prevista dalla legge italiana, che vieterebbe di accedere (ad oggi a talune manifestazioni sportive), per limitare e contrastare la violenza. Limitazioni, ancora, per minorenni alzando le pene per chi commette azioni violente nei confronti delle forze dell’ordine e di tutti i pubblici ufficiali. Pacchetto che non escluderebbe nemmeno i rimpatri più immediati, per i migranti irregolari, o che commetterebbero reati.
Set 08