America e Italia, sarebbero pronte ad inviare il proprio contributi in Marocco, mentre sono già arrivati i primi contributi da parte della Spagna, Regno Unito, Qatar ed Emirati Arabi. Anche la Francia, attraverso continui scambi telefonici tra Emmanuel Macron e il Re del Marocco Mohammeed VI, non lascerà solo il paese; “le autorità marocchine sanno precisamente che cosa può essere inviato la natura degli aiuti e i tempi”, ha dichiarato il Presidente Macron. Il Ministro degli Esteri francese, Catherine Colonna, ha fatto successivamente sapere che verranno donati 5 milioni di euro, alle Ong presenti sul territorio marocchino. Accertata, intanto, la magnitudo di 6.8 del terremoto che, nella notte tra venerdì e sabato ha colpito il Marocco, che attualmente ha provocato nel Paese 2.100 morti, oltre che a 2.500 feriti che riversano in gravi condizioni. Una lotta contro il tempo, come purtroppo accade in queste situazioni di emergenza, il cui tempo è un avversario temibile. Per non perdere tempo, in tanti scavano “a mani nude”, per cercare superstiti. La terra, intanto, continua a tremare con scosse che non sembrano dare tregua ad una popolazione esausta. Durante la mattina, una ulteriore scossa di magnitudo 3.9, ha portato il terrore tra migliaia di persone. Ancora impossibilitati dal lasciare il Paese, i turisti italiani, che sono comunque, in costante contatto con l’Ambasciata italiana in Marocco. Dalle notizie di devastazione che ci giungono, il villaggio di 4.000 abitanti, ditante a 70km dall’epicentro del sisma, è stato raso completamente al suolo. Nel villaggio di Tafeghaghte, 700 abitanti, i morti attualmente accertati, sarebbero 80.
Set 11