La Procura di Firenze, avrebbe in programma di tornare all’Hotel Astor, luogo in cui lo scorso 10 giugno, la bambina di 5 anni, Kataleya Chiclio Alvarez, sarebbe stata vista per l’ultima volta. Le operazioni che sarebbero previste a breve, prevederebbero anche degli scavi, sempre nel perimetro e all’interno dell’Astor, al fine di escludere qualsiasi ritrovamento. L’Avvocato Elisa Baldocci, presso il Tribunale del riesame, avrebbe discusso il ricorso per i peruviani che sono stati indagati nell’inchiesta; tra i quattro, ci sarebbe anche lo zio materno della bambina, Abel Argenis Alvarez finito in carcere -parallelamente alla scomparsa di Kata-, per tentato omicidio di un occupante dell’Hotel e racket sugli affitti nella struttura. Sono state setacciate oltre 1500 telecamere in città, per cercare di ricostruire i possibili spostamenti fatti fare alla piccola. Molte i tentativi di depistaggio, come il falso video trasmesso su “tik tok”. Video da 40.000like che però non sembrerebbe reale, come affermato anche dal professor Antonio Cisternino, Presidente del sistema informatico Dell’Università di Pisa, che ha considerato il video un falso in cui “la qualità non è nemmeno la migliore, viene animato il volto della bimba, ma l’immagine resta piatta”. Il mistero della bambina scomparsa continua anche tramite le intercettazioni del nonno della bambina, detenuto in Perù, il quale affermerebbe che la bambina si trovi lì e sia stata rapita per errore o per vendetta, proprio a causa di una possibile ritorsione dovuta al racket degli affitti, esercitati dallo zio.
Set 12