Devastazione in Libia: l’uragano Daniel

Piogge torrenziali ed una devastazione senza eguali, con oltre2.300 morti e dieci mila dispersi, questi sono i primi dati dopo il passaggio dell’uragano Daniel. Il crollo -in simultanea- di due dighe, con 33 milioni di metri cubi di acqua, riversati soprattutto a Derna, hanno creato una inondazione in cui, numerose persone -dai primi dati diffusi, circa 10.000- sarebbero ancora disperse. Il primo ministro di Derna, Osama Hammad ha definito la situazione e Derna “drammatica”. Immediato l’arrivo della protezione e della Difesa per cercare i dispersi ed aiutare la restante popolazione, tra i fiumi di fango che si sono creati. Interi quartieri sono scomparsi. L’uragano Daniel, proveniente dalla Grecia, Bulgaria e Turchia (in cui ha generato piogge torrenziali ed allagamenti), si è poi spostato verso le coste del Nord Africa, raggiungendo, con venti di velocità tra i 110 e 190 chilometro orari, in aggiunta alla tempesta che ha prodotto 250mm di pioggia. Devastata tutta l’area da Bengasi e El Bayda. Anche la Croce Rossa Internazionale, insieme alla Mezzaluna Rossa hanno reso noto che, “dalle nostre fonti di informazione indipendenti, finora il numero delle persone scomparse, ha raggiunto le oltre 10.000”. Le ricerche dei dispersi -in seguito all’acqua che sarebbe salita in pochi istanti fino a 3 metri, trascinando così numerosissime persone in mare-, sono in corso anche a bordo di gommoni.  Ci sono aree che ancora devono essere raggiunte dai soccorsi e gli ospedali, pieni di feriti e cadaveri, non hanno più posti. Il ministro dell’aviazione civile ha riferito che, nelle zone più colpite, sono crollati numerosi edifici, creando così, altra devastazione.

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