Il sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei di 77 anni -centrosinistra-, sarebbe finito suo malgrado, nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione, che coinvolgerebbe alcuni esponenti politici del litorale Nord, della provincia di Roma.
Nonostante l’estraneità ai fatti di corruzione, del primo cittadino, Tidei, sarebbe finito nel ciclone dell’attenzione mediatica per i video -girati all’interno del Comune di Santa Marinella-, in cui sarebbe stato ripreso in atteggiamenti inequivocabili, ovvero a fare sesso, insieme a due donne. Lo stesso sindaco, avrebbe dichiarato che il tutto sarebbe avvenuto per una “vendetta politica”, sottolineando di non gradire alcuna intrusione nella sua vita personale ed affermando che gli incontri, dal quale sarebbero stati poi registrati i video, sarebbero “avvenuti fuori dall’orario di lavoro e di apertura degli uffici comunali”, ammettendo in un secondo momento, di aver commesso comunque un errore. Un’ulteriore situazione da chiarire, per il sindaco, sarà quella di aver proposto, al marito di una delle due donne coinvolte negli incontri hard in Comune, un incarico da 53 mila euro, per una consulenza informatica. Anche in questo caso, Tidei, sarebbe stato ripreso insieme all’architetto Ermanno Mencarelli (dirigente dell’ufficio tecnico e condoni). Attualmente, sarebbero in corso accertamenti ulteriori ed una indagine, per l’identificazione di altre persone. Il sindaco di Santa Marinella, per tutelare il proprio ruolo professionale e la sua persona, procederà tramite ricorso, al ministro della giustizia, Carlo Nordio.