Già da qualche giorno, vengono rilevati degli sciami sismici, in una delle zone più controllate di Italia: i Campli Flegrei, la magnitudo più forte era tra 2.2 e 2.8, ma la situazione in poche ore è cambiata.
Nemmeno quarantotto ore fa, il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio aveva comunicato: “Ci sono delle attività di sciami sismici a livello superficiale, percepite in maniera distinta dagli abitanti, la zona dei Campi Flegrei è a rischio giallo, per cui è alto il sistema di monitoraggio, che effettuiamo insieme al centro di vulcanologia. Al momento non ci sono crisi imminenti”. Ma dopo il terremoto di Napoli di questa mattina, delle ore 3.35, il cui epicentro è stato proprio nei Campi Flegrei, con una magnitudo di 4.2, la più forte da 39 anni. Dalle prime verifiche, la protezione Civile, avrebbe fatto sapere che non risulterebbero danni evidenti o segnalati, ci sono provvedimenti rapidi da prendere.Oltre la paura per e della popolazione, i disagi per i pendolari, si aggiungono allo sciame sismico che non cessa a diminuire. A causa di verifiche tecniche, sono molti i treni soppressi o che registreranno forti ritardi -di oltre 1 ora-, con la possibilità di percorsi alternativi. Il Comune di Napoli, starebbe lavorando già da tempo, alla revisione dei piani d’evacuazione, come comunicato dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, mentre la Regione Campania, attraverso il Governatore Vincenzo De Luca, ha tenuto a far sapere che si sta incessantemente lavorando ad un aggiornamento rapido, del piano di sgombro dei Campi Flegrei.