“Confeuro sta seguendo con molta attenzione gli sviluppi della COP29 di Baku e accoglie positivamente le parole del Segretario Generale Onu, António Guterres, in merito alla necessità di un impegno globale per ridurre l’uso dei combustibili fossili e affrontare con urgenza la crisi climatica. E altrettanto degno di attenzione è il richiamo della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sulla necessità di sviluppare nuove forme di energia per garantire l’autonomia del nostro Paese. Tuttavia, su questo ultimo punto, è fondamentale che le dichiarazioni si traducano in azioni concrete e tempestive, al fine di evitare danni irreversibili a persone, natura ed economia. Il cambiamento climatico, infatti, non è più una previsione per il futuro, ma una realtà deleteria che stiamo vivendo ogni giorno. I recenti fenomeni estremi come l’alluvione che ha colpito Catania e la crescente desertificazione della Sicilia, documentata anche dal rapporto ISPRA, sono solo alcune delle drammatiche conseguenze di un clima sempre più impazzito, instabile e imprevedibile. Eventi estremi come questi non sono più rari, ma stanno divenendo normalità, minacciando non solo le nostre vite, ma anche il nostro patrimonio agricolo e la sicurezza alimentare. Per questo motivo, le parole e le intenzioni non bastano più. È necessario un impegno concreto da parte di tutti i governi, a partire da quello italiano, affinché si passi alla effettiva realizzazione di politiche di adattamento e mitigazione del cambiamento climatico. Confeuro, ad esempio, chiede che siano immediatamente implementate politiche che favoriscano l’innovazione nel settore agricolo e la transizione verso pratiche più sostenibili, promuovendo l’utilizzo di energie rinnovabili e supportando la resilienza delle nostre colture agli impatti climatici. Le risorse pubbliche devono essere indirizzate non solo alla prevenzione, ma anche al sostegno agli agricoltori che, ogni giorno, combattono in prima linea contro gli effetti del riscaldamento. Solo con politiche mirate, investimenti adeguati e una vera alleanza tra istituzioni, categorie e cittadini, sarà possibile salvaguardare il nostro territorio e garantire un futuro sostenibile per le prossime generazioni”.
Così, in una nota, Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori europei e del mondo.