Dopo 10 mesi dalla denuncia dei cittadini il Campidoglio è muto sullo scempio ambientale
Sono passati dieci mesi da quando un gruppo di cittadini del quartiere “Roma 70”, su indicazione di
AssoTutela, segnalò alle autorità competenti (Municipio VIII, Carabinieri forestali) lo scempio su via
di Grotta Perfetta, causato dalla lottizzazione in corso d’opera, i cui palazzi hanno sacrificato i
meravigliosi pini che costeggiano la strada.
“Di fronte al parco di Tormarancia si sta consumando uno sfregio ambientale a cui nessuno mette fine” dichiara il presidente dell’associazione Michel Emi Maritato. “Tutta la zona – continua – è soggetta a discutibili interventi sulle alberature, compreso il meraviglioso parco che è riserva naturale, che è stato sacrificato a interessi diversi dalla tutela cui dovrebbe essere soggetto. Selvaggi abbattimenti e discutibili sostituzioni – accusa il presidente – sono stati autorizzati con nulla osta del 26 ottobre 2018 del direttore del Parco regionale dell’Appia Antica. Cosa fa Roma Capitale?” si chiede Maritato. “E ora, distrutto l’ambiente del parco, si procede con l’area di fronte, dove dovrebbero sorgere 32 palazzi per 400 mila metri cubi. Al momento dell’approvazione del progetto urbanistico, noto come i 60, non si è prevista la presenza dei pini? I cittadini ci stanno chiamando – chiarisce il presidente – e invocano
un aiuto, considerato che le istituzioni li snobbano. Chiediamo un intervento della sindaca Raggi affinché si provveda immediatamente e chi ha sbagliato paghi. Chi attenta all’ambiente, attenta alla nostra salute e, in un momento come questo, occorre porre un argine a tale deriva”, chiosa Maritato.
Roma, 23 marzo 2020