SANITÀ. LATINA, MARIO BIONDI E BIG BAND ESERCITO ITALIANO SABATO IN CONCERTO

Roma – E’ tutto pronto per il concerto di sabato 25 luglio che vedra’ insieme sul palco Mario BiondiPino JodiceFabrizio Bosso e la Big Band della Banda dell’Esercito Italianoin un Tributo ad Al Jarreau e nato da un’idea del compositore earrangiatore Pino Jodice.L’evento, che si terra’ a Latina alle 21.30 nell’impianto delCampo CONI, rientra nella settima edizione de ‘I Salotti Musicali– Summer Festival’ ed e’ stavolta organizzato con il contributodella Fondazione Varaldo Di Pietro e dell’Associazione CulturaleEleomai di Latina. Parte del ricavato, come e’ stato dichiaratodagli organizzatori nella conferenza stampa di presentazione chesi e’ tenuta questa mattina a Latina nella cornice del centralissimo Circolo Cittadino, sara’ devoluto al progetto ABLE + di ‘Afron- Oncologia per l’Africa Onlus’ che si occupa di prevenzione e cura dei tumori infantili e femminili in Africa. A raccontare i progetti in corso e di qualche stop forzato causato dalla pandemia ma superato, grazie alla collaborazione con le autorita’ e partner locali, e’ Titti Andriani, presidente di Afron e nominata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Ufficiale dell’Ordine al Merito della RepubblicaItaliana. 
– E’ partito il conto alla rovescia per il concerto che vede a Latina Mario Biondi e tanti altri artisti, con i proventi devoluti, in parte, ad Afron. Presidente, di cosa si occupa l’associazione e questa raccolta fondi cosa finanziera’?“Afron e’ una Onlus nata nel 2010 allo scopo di prevenire e curare i tumori nelle popolazioni africane. In particolare si occupa di donne e bambini e questo concerto, i cui proventi in parte saranno devoluti ad Afron, saranno destinati al progetto ABLE (Awareness for Burkitt’s Lymphoma Eradication) gia’ in corso da un paio di anni in Uganda. Noi operiamo sul territorio in collaborazione con il Lacor Hospital che e’ un ospedale del Nord Uganda, una zona in cui si rileva un’altissima concentrazione di tumori infantili. In particolare il linfoma di Burkitt che e’ uno dei tumori piu’ diffuso tra i bambini ma fortunatamente curabile se diagnosticato precocemente. Infatti con circa sei cicli di chemioterapia si arriva ad un tasso di guarigione dell’80%. Il nostro progetto e’ dunque volto anche alla sensibilizzazione, all’informazione, al riconoscimento dei sintomi della malattia, alla cura e al follow up nonche’ al supporto psico-sociale di questi piccoli pazienti”. 
 Un evento pubblico come questo puo’ aiutare a dare maggiorevoce ad Afron?“Sicuramente si’. Si puo’ dar voce non solo ad Afron ma accendereuna luce sull’emergenza sanitaria di cui ci occupiamo ma di cuisi parla poco. Purtroppo spesso si pensa che il cancro sia unamalattia destinata solo ai Paesi ricchi, invece non e’ cosi’: ilcancro purtroppo non fa discriminazione e colpisce tutte lepopolazioni. Anche in Africa si registra un’alta incidenza ditumori, per questo speriamo sempre di sollevare l’attenzione delpubblico affinche’ ci sia una maggiore sensibilizzazione alproblema e sostegno per portare avanti questa nostra battaglia”. 
– L‘emergenza Covid ha paralizzato il mondo intero, anche i vostri progetti sanitari per curare il cancro in Africa sono bloccati? In attesa di una piena ripartenza, il rischio e’ di giungere a diagnosi tardive con relativi esiti negativi in termini di cure e sopravvivenza?“Si’, il rischio e’ altissimo. Anche in Uganda c’e’ stato il lockdown ed e’ tutt’ora in corso. Molte delle nostre attivita’ a un certo punto si sono fermate pero’ sono state poste in essere delle contromisure grazie ai nostri partner locali che sono efficienti come le Ong e gli ospedali locali. Siamo riusciti nonostante tutto a mandare avanti i nostri progetti adottando delle misure precauzionali. Si e’ verificato il blocco dei trasporti, pero’, che ha causato l’impossibilita’ per moltefamiglie di accompagnare i piccoli pazienti in ospedale perpotersi sottoporre a chemioterapia. In ogni caso siamo riuscitiad ottenere dei permessi con il governo per poter circolare.Abbiamo inoltre affittato un’autoambulanza che privatamente haconsentito di prendere i bambini direttamente a casa e portarliin ospedale a fare la chemio e poi portarli nuovamente al propriodomicilio. La settimana scorsa e’ partito un altro progetto di supporto psicologico dedicato alle pazienti affette da cancro. A sostenerci sono proprio le donne sopravvissute al tumore, che hanno deciso di diventare councelor all’interno del nostro corso di formazione. Queste donne hanno dato vita ad un corso con l’obiettivo di diffondere le norme igieniche e le procedure da adottare per prevenire l’infezione da Covid-19, tese a salvaguardare soprattutto i pazienti oncologici piu’ fragili. Come in tutte le parti del mondo, anche in quei territori l’emergenza sanitaria e’ stata avvertita fortemente senza pero’ fermare le attivita’ ma sono state trovate delle soluzioni alternative. Vorrei ringraziare moltissimo gli organizzatori del concerto, in particolare la Fondazione Varaldo Di Pietro, l’Associazione culturale Eleomai per aver deciso di offrirequesta parte del ricavato ad Afron e che per noi e i nostri bambini sara’ molto preziosa. Grazie anche a Mario Biondi, che cantera’ per noi, e alla banda dell’Esercito. Peraltro questa presenza mi lusinga molto visto che sono figlia di un ufficiale. L’ultimo sentito ringraziamento va a Pino Iodice per l’organizzazione e a Fabrizio Bosso”. 

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