Il primo dottorato di questa tematica prende avvio con la firma della convenzione tra Cnr,
Sapienza Università di Roma, Politecnico di Torino, Università Campus Bio-Medico di Roma,
Università di Napoli “Federico II” e Università di Pisa.Il Mur ha costituito presso il Cnr un
Comitato per elaborare una strategia unitaria e realizzare un coordinamento nazionale. Il PhD-
AI.it prenderà avvio con l’anno accademico 2021/2022, sono già disponibili 194 borse. Si stima
che il settore porterà entro il 2030 ad una crescita del 16% del Pil mondiale e avrà un impatto sul
70% delle aziende. Il mercato in Italia è agli albori, ma siamo al decimo posto mondiale comenumero di pubblicazioni e al quinto come impatto scientifico
L’Intelligenza artificiale (Ai) è il pilastro di una nuova rivoluzione industriale che, secondo la
Commissione Europea, avrà lo stesso impatto di trasformazione sulla società e l’industria prodotto
in passato dal motore a vapore e dall'elettricità. Il McKinsey Global Institute stima che entro il 2030
l’AI porterà ad una crescita del 16% del Pil mondiale e avrà un impatto sul 70% delle aziende.
Complessivamente, il mercato dell’intelligenza artificiale in Italia è agli albori, con una spesa in
tecnologie nel settore di poche centinaia di milioni di euro l’anno. Questi dati sono in linea con lo
studio McKinsey sul livello di “prontezza” (Ai readiness) delle varie nazioni all’utilizzo dell’Ai,
che ci colloca tra i paesi che al momento mostrano una “moderata” capacità di sfruttare i benefici
economici che derivano da quest’innovazione, ma con un potenziale ampiamente positivo,
soprattutto se le tecnologie saranno sfruttate in settori industriali strategici per il Paese quali il
manifatturiero, la robotica industriale e di servizio e l’agroalimentare.
A questo scopo il Mur ha costituito presso il Consiglio nazionale delle ricerche un Comitato con il
compito di elaborare la strategia italiana nell’alta formazione per l’Ai e ha finanziato con 4 milioni
di euro il Cnr e con 3,85 milioni di euro l’Università di Pisa al fine di implementare la strategia
elaborata dal Comitato per dar vita al Dottorato nazionale in Intelligenza artificiale. L'obiettivo è
quello di creare un sistema competitivo su scala mondiale e in grado non solo di trattenere in Italia
i nostri migliori laureati, ma anche di attrarre talenti dagli altri Paesi. “L'intelligenza artificiale
rappresenta uno dei settori ad alto impatto che condizioneranno la competitività dei Paesi nel
prossimo futuro. Su questo l'Italia deve investire per avere un ruolo internazionale ed essere in
grado di competere sulle tecnologie avanzate. Il dottorato nazionale in Intelligenza artificiale è il
primo passo verso questa direzione", afferma Gaetano Manfredi, ministro dell'Università e della
ricerca.
Il primo risultato del Comitato è la convenzione appena firmata per istituire un Dottorato nazionale
in Intelligenza artificiale (PhD-AI.it) che, con il coordinamento del Cnr e dell’Università di Pisa, si
articolerà in cinque corsi, promossi sul territorio nazionale da raggruppamenti di università ed enti
pubblici di ricerca, ciascuno coordinato da un’università capofila:
PhD-AI.it: Area salute e scienze della vita, coordinato dall’Università Campus Bio-Medico di
Roma;
PhD-AI.it: Area agrifood e ambiente, coordinato dall’Università degli Studi di Napoli Federico II;
PhD-AI.it: Area sicurezza e cybersecurity, coordinato da Sapienza Università di Roma;
PhD-AI.it: Area industria 4.0, coordinato dal Politecnico di Torino
PhD-AI.it: Area società, coordinato dall’Università di Pisa.
Oltre alle università capofila e al Cnr parteciperanno ai cinque corsi del PhD-AI.it altre università
ed enti di ricerca italiani, selezionati mediante una chiamata aperta che verrà lanciata nel mese di
settembre. L’obiettivo è chiamare a raccolta tutte le risorse nazionali per perseguire l’eccellenza
scientifica e, allo stesso tempo, garantire un’ampia e qualificata copertura delle università ed enti di
ricerca nazionali.
I dottorandi del PhD-AI.it riceveranno sia una “formazione orizzontale”, sugli aspetti fondazionali
dell’Ai, comune tra i cinque corsi, sia una “formazione verticale”, relativa alla propria area di
specializzazione. Il Dottorato nazionale in Intelligenza artificiale sarà coordinato dal Consiglio di
Coordinamento Nazionale, che promuoverà, integrerà e coordinerà le attività formative comuni tra
le diverse sedi.
Il PhD-AI.it prenderà avvio con l’anno accademico 2021/2022 (37° ciclo). Per i primi due cicli (37°
e 38°) sono già disponibili complessivamente 194 borse (97 cofinanziate dal Cnr e 97 cofinanziate
dal ministero attraverso l’Università di Pisa), per un investimento complessivo che, col co-
finanziamento degli atenei, supera i 15 milioni di euro. Il bando di ammissione al PhD-AI.it verrà
pubblicato agli inizi del 2021 e i corsi avranno inizio a novembre 2021.
Uno studio sui lavori scientifici nel settore dell’AI, basato su dati Scopus di Elsevier, posiziona
l’Italia al decimo posto a livello mondiale come numero di pubblicazioni. Analizzando però il loro
impatto scientifico vediamo che l’Italia si colloca al quinto posto. “L’Italia può sicuramente contare
su un grande punto di forza: la qualità della sua ricerca scientifica. Il nuovo dottorato nazionale in
Intelligenza artificiale nasce da una forte sinergia tra il Cnr e l’università e mette a sistema le
migliori competenze nazionali. L’Italia deve ripartire dalla ricerca, digitale e intelligenza artificiale
sono cruciali per il futuro del paese”, conclude il presidente del Cnr, Massimo Inguscio.
Roma, 3 agosto 2020