Quando la tutela degli animali diventa spicciolo terreno politico per racimolare voti per poi cadere nel dimenticatoio una volta al potere. Hanno imparato presto grillini e leghisti che, oggi alla guida del Paese, hanno calato un velo pietoso sulla difesa dei nostri amici a 4 zampe, ponendo il fianco agli interessi dei cacciatori. Quello che ci rammarica maggiormente è il comportamento del ministro degli Interni, Matteo Salvini, lo stesso che si fa fotografare con un cagnolino in mano per qualche like sui social e poi si gira dall’altra parte di fronte ai danni, causati ad animali ed essere umani dalle lobby venatorie. “Rivoluzione Animalista” gli ha chiesto un incontro istituzionale per parlare, discutere, capire la reale posizione del governo gialloverde sulla tutela animale. Risultato? Sono quasi due mesi che Salvini ci ignora: non ci dice né di sì, né di no. Prende tempo, nasconde la polvere sotto il tappeto, nella evidente consapevolezza del nulla cosmico di questo governo. Ministro Salvini, ha paura di riceverci? Noi rimaniamo a disposizione, anche in politica la speranza è l’ultima a morire”.
Così, in una nota, il segretario di Rivoluzione Aminalista, Gabriella Caramanica.