Un politico, cittadino del popolo

di Priscilla Rucco

Nei confronti della politica, c’è sempre una certa distanza mantenuta alta tra le promesse degli eletti e le divergenze degli elettori, tra ciò che si dovrebbe realizzare e che, più delle volte non avviene, e ciò che resta una promessa disillusa. Ad Arcinazzo Romano, un comune di 1281 anime, appartenente alla regione Lazio, l’elezione di un giovane sindaco, Luca Marocchi, ha destato una inusuale attenzione.

Il neosindaco, in carica con tale ruolo dal 22/09/2020, appartenente al partito “Arcinazzo Futura”, sembrerebbe già aver conquistato dalle elezioni stesse il suo primato, ottenendo il 100% dei voti a suo favore, per poi proseguire con il conseguimento di grandi risultati in un tempo relativamente ridotto quali ad esempio, la valorizzazione della piazza principale del paese (grazie anche agli stanziamenti della Regione Lazio) e la riqualificazione dell’impianto sportivo in località Toro. Ma la vera prerogativa che esalterebbe il lavoro di Marocchi, sarebbe la disponibilità al dialogo, all’ascolto delle più svariate tematiche e alla risoluzione delle stesse nel più breve tempo possibile e visto il delicato momento storico, che ha paralizzato il mondo intero, l’apprezzamento verso un sindaco che, nonostante le problematiche di un virus che accelera, non si arresta a concretizzare quanto prefissatosi, con determinazione e concretezza, non può che essere portato all’attenzione dei più, tanto che, le idee e la buona volontà del sindaco Marocchi e dei suoi collaboratori, gli sforzi e i successi, già sono tangibili e presi come esempio dalle altre amministrazioni vicine e lontane. Il successo innato del giovane sindaco, consiste nella passione per una politica (seguita fin dalla tenera età) limpida e a disposizione dei suoi concittadini e non, nell’ascolto e nel confronto, nelle idee innovative al passo con i tempi e con le esigenze di generazioni che si alternano, oltre che nella concretezza di un sindaco che ha sempre affermato di voler proseguire (nel proprio lavoro) “sempre e comunque per il bene comune, popolare”.

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