Di Priscilla Rucco
ValleVegan è una Fondazione proprietaria di un casale in provincia di Roma, dov’è presente un bosco di ben 11 ettari curato da Piero Liberati che si occupa in maniera esclusiva degli animali; un lavoro difficile e certosino ma Piero ha una devozione che porta avanti con passione e forte razionalità. Lo abbiamo intervistato per farci spiegare tutto.
Come nasce ValleVegan?
“E’ un progetto nato dal cuore 15 anni fa, un progetto di vita per persone che vivono all’interno della struttura h24 e si dedicano alla riuscita di questo sogno, di avere un luogo in cui gli animali possano essere liberi dal dolore”.
Piero, che cos’è ValleVegan nello specifico?
“Per prima cosa un’oasi di pace per gli animali salvati dallo sfruttamento degli allevamenti e dalla crudeltà spesso indotta dall’uomo. E’ una valle degli e per gli animali liberi, un rifugio antispecista in cui si potranno trovare le più diverse tipologie di animali, condotti alla liberà, nel pieno dei loro diritti, allontanati e liberati da luoghi di sfruttamento. In questa foresta di pace, gli animali muoiono di vecchiaia e non di sofferenze indotte dall’uomo.”
La tua idea ha avuto una forte risonanza sia in Italia ma anche all’estero, vero?
“A livello sia nazionale che internazionale abbiamo avuto un grande successo e riscontro, soprattutto se pensiamo al fatto che, quando l’idea è affiorata e abbiamo dato alla luce la Fondazione, siamo stati i primi in Italia. Adesso, solo nel nostro paese, ci sono altre 15/20 realtà come la nostra ma, la cosa da sottolineare è che ci viene richiesto un grande spirito di collaborazione, consigli su come dare il via a progetti simili ai nostri quindi, seguiamo il processo dall’ideazione alla realizzazione. Negli altri paesi, come ad esempio Gli Stati Uniti, il nostro modo di vivere questa realtà ha incuriosito un grande regista come Douglas Kasse il fratello, il produttore Roger Kass che, nel 2013 hannocreato un documentario in cui una buona parte del film è stato girato nella nostra Valle e al quale io stesso ho partecipato”.
Piero, la tua forza nell’andare avanti per tutelare gli animali ha origini ben salde, vero?
“Quando si è deciso di intraprendere questa avventura, abbiamo cercato in primis di creare un legame molto forte con la comunità e il territorio e ad oggi, posso dire che tutto ciò sia avvenuto. Nel centro storico di Bellegra, mettiamo a disposizione della comunità una casa in cui soggiornare per sostenitori e volontari. Il mio attivismo è molto forte ed è da sempre, radicato in me. La lotta che porto avanti contro i bracconieri, tanto da essere stato vittima di aggressione svariate volte”
Quali sono i progetti che stai portando avanti?
“Sicuramente, gli obiettivi che mi stanno più a cuore, sono quelli della liberazione animale; nel locale ci occupiamo delrandagismo, delle colonie feline che gestiamo (un problema sempre più in aumento), che, anche con il prezioso aiuto degli abitanti dei luoghi limitrofi, cerchiamo di arginare, con non poche difficoltà. Mentre la piaga più grande è contrastare la caccia e il bracconaggio con tutte le sue conseguenze.”
Per tutti i coloro che volessero entrare in contatto con la realtà di Vallevegan (solo su appuntamento) è attiva la pagina ufficiale sui social e sul sito internet.”