di Priscilla Rucco
All’età di 73 anni, mentre molte persone si godono la meritata pensione e il riposo, c’è chi, come la Signora Giuliana Baldinucci, decide di mettersi un pesante zaino sulle spalle, di tenere costantemente informato il figlio tramite cellulare e di portare un bastone per attraversare percorsi non sempre semplici e tutto ciò per seguire un viaggio studiato nel minimo dettaglio e, per una nobile motivazione; raccogliere fondi per 2 centri anti violenza sulle donne.Giuliana Baldinucci, residente a Gubbio, ex professoressa di matematica in pensione, di conteggi se ne intende come anche la passione per le passeggiate e le lunghe camminate e, grazie alla dedizione che porta avanti da tempo (impegnata anche nella Cgil e nell’Auser), di sostenere i centri antiviolenza dell’Umbria, nel 2020 ha pensato a come potesse cercare i fondi che necessitano di continuo supporto di volontari e che purtroppo, sono sempre in perenne agonia economica. La sua idea, appoggiata da molti, l’ha vista mettere in pratica, sia dalla grande forza di volontà, che da un allenamento costante, lo studio di un viaggio da Gubbio alla Capitale per sensibilizzare le persone al gravoso tema sulla violenza, ai danni delle donne.
Giuliana, zaino in spalla ha attraversato i sentieri della via Francigena, per quasi 200 Km, per realizzare il suo spostamento. L’ex professoressa Baldinucci, si è incessantemente allenata per quasi 1 anno grazie anche al sostegno dei suoi cari con cui è rimasta costantemente in contatto durante questa missione. In quasi tre settimane di viaggio, in molti si sono resi disponibili ad aiutare Giuliana come potevano, dandole ristoro, aiutandola per la notte o semplicemente dedicandole una parola di conforto. Il messaggio importante che Giuliana ha voluto lanciare (non solo alle donne), sta nel dimostrare che nulla sia impossibile e che, per raggiungere i nostri obiettivi, sia fondamentale avere una volontà di ferro e un obiettivo da raggiungere. Di non porre mai limiti ma di andare sempre oltre e di raggiungere traguardi importanti. Essere solidali sempre, soprattutto tra donne e di tirare fuori quella grande forza interiore che ognuno di noi possiede. In 19 giorni di cammino Giuliana ha potuto diffondere il suo pensiero, condividere le proprie speranze e le sofferenze di chi, spesso, non ha voce per urlare il proprio dolore.