Oggi il nostro pensiero va a una categoria fondamentale per la nostra democrazia, che troppo spesso è colpita dagli strali del qualunquismo e della superficialità, e a volte purtroppo dalla violenza. Parliamo degli operatori dell’informazione, a cui, in occasione della ‘Giornata mondiale contro l’impunità per i crimini verso i giornalisti’, vogliamo dedicare una riflessione”.
Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato, che associa la ricorrenza del 2 novembre, giorno dedicato ai nostri cari che ci hanno lasciato, ai cronisti che, nell’adempimento del proprio dovere hanno perso la vita: “Il mio pensiero va ai colleghi morti per raccontare ciò che avviene nel mondo, per rivelare la verità. In Italia sono 22 i giornalisti e le giornaliste che vivono sotto scorta di primo livello e 180 sotto protezione. Non importa che usino la penna, lo smartphone, un microfono o la telecamera: importa che compiano il proprio dovere, al servizio di una collettività che diventa essa stessa vittima di chi pratica qualsiasi tipo di offesa o di violenza a questi narratori dei nostri tempi”, sottolinea il presidente.
“Aggressivi, contro i giornalisti, sono coloro che non vogliono che vengano svelate magagne, intrallazzi e corrotto esercizio del potere. Intimidazioni, minacce, molestie e aggressioni, querele temerarie, sono i frutti avvelenati di questo clima quando non si ricorre, come in alcuni paesi privi di democrazia, a metodi ancor più insidiosi. Occorre proteggere gli operatori dell’informazione, con tutti i mezzi e le istituzioni debbono farsi carico di questo, perché ogni forma di attacco ai giornalisti è un attacco alla nostra democrazia” chiosa il presidente.
Roma, 2 novembre 2021