Dignità è non morire sul posto di lavoro

“Apoteosi della dignità. Ci hanno molto colpito le parole del presidente della Repubblica rieletto Sergio Mattarella. Questo suo costante riferimento ai problemi più avvertiti dalla collettività, vede sicuramente una totale sintonia del Capo dello Stato con il popolo italiano”.

Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che dichiara: “Aggiungeremmo volentieri, ritenendo di essere ben allineati con la totalità dei cittadini, che dignità è non morire sui luoghi di lavoro, un allarme che non può più essere sottaciuto e la cui soluzione deve trovare attenzione ai vertici più alti dello Stato. Sono passati soltanto tre giorni da martedì 1° febbraio. Alle 14 erano già tre i morti sul lavoro – attacca il presidente – da Venezia a Mantova, passando per Sora, questa tragedia ha attraversato in poche ore tutto il Paese. Dall’industria all’agricoltura è coinvolto ogni settore. Sono 92 le persone che hanno perso la vita nel compimento della propria attività dall’inizio dell’anno. Numeri dietro ai quali ci sono persone, vite, famiglie, affetti – incalza Maritato – numeri che non tengono conto del lavoro nero e di coloro che non sono registrati all’Inail. Ci chiediamo che fine abbiano fatto i tavoli di concertazione tra il mondo sindacale, aziendale e le istituzioni. Vorremmo che, tra le tante espressioni di dignità, ci fossero auspici per gli investimenti in prevenzione, sicurezza, salute dei lavoratori. Investimenti che non solo servirebbero a salvare vite umane ma, sulla base di numerosi studi, emerge che aiuterebbero a migliorare la competitività delle aziende”, chiosa Maritato. 

Roma, 4 febbraio 2022

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