Un ulteriore precisazione sullo spacco politico dovuto agli incessanti aiuti all’Ucraina.
Se da una parte Tajani, a Kiev, alla presenza del vicepremier, aveva annunciato un nuovo pacchetto italiano di aiuti (tra cui, si era vociferato anche un sistema di contraerea da fornire), dall’altra parte, Guido Crosetto, tende a precisare “Anche se la disponibilità attualmente c’è, non è detto che debba essere portata a termine. Può essere considerata, al momento, una dichiarazione di intenti”. Ma quanto costa questa guerra alle famiglie italiane? Se da una parte la buona volontà c’è, non si deve mettere in pericolo né l’economia del nostro paese (già duramente messa alla prova duramente), né la volontà di mettere in difficoltà le risorse militari dell’Italia preservandone sempre, la Difesa. Lo scorso inverno, si era sollevato il problema non indifferente, di un parziale “svuotamento” delle scorte della difesa nazionale, con la conseguente necessità di reintegrare il tutto, ma a che prezzo per tutti noi? Crosetto ha affermato di voler continuare ad aiutare l’Ucraina, anche per l’interesse nazionale. Il ministro della Difesa, ipotizza che, durante l’inverno, possa esserci una massiccia risposta russa alla controffensiva russa. Per una nuova dichiarazione di intenti e di apertura del dialogo, si dovrà aspettare ancora (probabilmente verso la prossima primavera).