Alessandra Costantini (Lega): “Sono qui perché la Lega è un partito meritocratico, forse l’unico in Italia e perché sposo in toto le idee di Matteo Salvini”

a cura di Dario De Fenu

Dottoressa in Giurisprudenza, Alessandra Costantini è fin da piccola appassionata di politica.
Dopo una partecipazione attiva in Azzurra Libertà, nel 2017 si affaccia alla Lega grazie all’ammirazione per il Leader Matteo Salvini. Alessandra si candiderà come consigliere comunale alle prossime elezioni per il comune di Roma.
In un’intervista esclusiva, Alessandra Costantini ci rivela le sue ambizioni e gli obiettivi che il suo partito si impegna a realizzare nel prossimo futuro; dai problemi di Roma al nuovo governo Draghi, Alessandra ci spiega perché l’elettore dovrebbe fidarsi di lei e del partito che rappresenta.
Giovane ma già con tanta esperienza e cultura politica, Roma ha sicuramente bisogno di cambiare marcia, Alessandra Costantini ha certamente le idee chiare.


Cosa ne pensi della decisione di Zingaretti? Sei rimasta sorpresa nel leggere le sue dimissioni?
“Penso che la decisione di Zingaretti non sia stata dettata da uno spirito di abbandono della poltrona volontario, ma bensì dal fatto che sono giorni e giorni, se non settimane e mesi, che lo stanno massacrando sulla questione delle mascherine della regione Lazio. Credo che il suo gesto sia stato propedeutico al fatto che tra poco sarebbero uscite delle cose secondo me poco carine su di lui e quindi ha deciso di anticipare una decisione che avrebbe preso sicuramente in un periodo successivo a questo.”
Parlando di Roma, secondo te quali sono state le mancanze più grandi di Virginia Raggi in questi anni?
“Secondo me la Raggi non ha saputo gestire bene il connubio tra risanare il conto di Roma e gestire i bilanci di Roma Capitale. Allo stesso tempo non ha saputo dare alla città i servizi pubblici essenziali a partire dalla viabilità. Per tutti questi anni il Comune non è intervenuto per migliorare il collegamento tra il centro e le periferie. I cittadini romani non vivono più il verde di Roma e ci sono delle difficoltà oggettive negli spostamenti, questa a mio avviso è una priorità da risolvere.”

Cosa pensi della situazione che si è creata nel nuovo governo all’interno del centro-destra? Salvini ha deciso di dare la fiducia a Draghi, Giorgia Meloni no, questo potrà creare una rottura nella coalizione?
“Io credo che scelte diverse non creino una frattura in questo rapporto che rimane forte e stabile. Alle amministrative il centro-destra si presenterà unito, cosi come alle politiche che si svolgeranno tra due anni. C’è stata semplicemente una valutazione diversa in questa situazione, Giorgia Meloni ha deciso di portare avanti le sue idee e le riconosco una grande coerenza in questa scelta, ma in questo momento c’era l’opportunità di mettersi in gioco e Salvini è stato bravo ad approfittarne.
Durante il Governo Conte è stata negata la possibilità di attuare le tante proposte della Lega e questa era una buona occasione da cogliere, ho condiviso la decisione di Salvini.”

Quali sono in questo momento le priorità della Lega a livello regionale, nazionale e in particolare su Roma?
“Domanda impegnativa (ride ndr). A livello nazionale quello che ci preme di più è sicuramente il settore imprenditoriale. Abbiamo il ministro Claudio Durigon sul quale abbiamo molta fiducia e siamo sicuri che farà benissimo, ha l’appoggio totale di tutto il partito, vogliamo risanare le imprese e le attività commerciali che hanno risentito maggiormente l’effetto negativo che ha causato la pandemia.
Dal punto di vista regionale va fatto un grande lavoro, dopo dieci anni di governo Zingaretti la situazione è decisamente precipitata (ride ndr).
A Roma la nostra priorità è quella di restituire alla città il prestigio che merita. Noi vogliamo che Roma diventi la capitale europea e non una delle tante.
Risolvere il problema legato alle case popolari è un nostro obiettivo concreto, siamo proiettati al futuro.”

Da dottoressa in Giurisprudenza, come spieghi la problematica strutturale del nostro sistema legislativo?
“Questa è una bella domanda, innanzitutto c’è un’evidente problematica strutturale nel nostro sistema legislativo. Purtroppo è ancora un po’ antiquato quindi non ci permette, nel momento in cui c’è un’elezione nazionale e nei successivi anni i partiti calano di consensi, di pesare questa cosa in parlamento perché comunque il numero di parlamentari rimane fisso per tutta la durata della legislatura.
Difficile modificare questo problema strutturale, secondo me basterebbe avere il coraggio di andare al voto quando la situazione è instabile, tutto qui, dare la parola ai cittadini non è mai sbagliato in una democrazia.
In questo momento storico soltanto la pandemia ci ha impedito di votare e questo ha sicuramente causato una situazione di caos parzialmente e provvisoriamente risolta con la nomina del Premier Draghi.”

Un giudizio su Giuseppe Conte? Perché secondo te è stato così tanto amato da alcuni cittadini?
“Personalmente considero il Governo Conte un fallimento dalla A alla Z. Credo abbia sbagliato sin da subito l’impostazione del suo Governo, un caos totale che si manifestava anche nelle semplici comunicazioni che erano sempre in notevole ritardo rispetto agli orari prefissati. Chiusure e riaperture decise senza un vero e proprio criterio logico e temporale, ho notato difficoltà evidenti in tutte le sue decisioni.
Credo che il successo riscontrato sia stato frutto della sua apparenza: un professore elegante ed impostato che dava sicurezza e faceva salire l’indice di gradimento, ma non vedo meriti oggettivi nel suo mandato.”

Perchè un cittadino romano dovrebbe scegliere la Lega alle prossime elezioni comunali?
“La risposta è semplicissima: perché la Lega non ha mai governato a Roma e non essendoci un precedente credo sia giusto darci questa possibilità.
Hanno governato tutti i partiti negli ultimi anni e, in modo diverso, hanno fallito tutti, ora mi piacerebbe toccasse a noi. La seconda motivazione è pratica, credo che in una citta come Roma servirebbe una “mentalità nordica”, che sicuramente potrebbe cambiare il destino della nostra Capitale.”

Questione immigrazione, cosa pensi a riguardo? Mi spiego meglio, come dovrebbe essere gestita a livello locale e regionale secondo te la situazione?
“Noi vogliamo un’immigrazione controllata, più semplicemente pretendiamo che per entrare sul territorio italiano le persone ne abbiano tutti i diritti. Ogni persona deve avere un Codice Fiscale e deve essere schedata come lo sono io.”

Cosa pensi del rapporto dell’Italia con l’Unione Europea?
“Io credo che far parte dell’Unione Europea non sia una cosa negativa, questo però deve comportare che tutti gli stati cooperino tra loro non soltanto per il bene comune ma anche per il bene di ogni singolo Stato membro, altrimenti non ha più senso farne parte.”

Come ti sei avvicinata alla Lega e perché hai scelto di aderire?
“Io mi sono avvicinata alla Lega soprattutto per la figura di Matteo Salvini, perché sposavo, e sposo tuttora, le sue le sue idee. In secondo luogo perché credo che la Lega sia uno dei pochi, se non l’unico partito, meritocratico rimasto in Italia. Se un giovane vuole affacciarsi alla politica gli viene dato modo di fare gavetta e viene concesso il giusto spazio per crescere. Qui cresciamo tutti insieme, è una grande famiglia.”

Recentemente hanno creato molto rumore le parole di Vittorio Feltri che considerò i meridionali un popolo inferiore, come pensi possa risolversi questa differenze sanitaria, economica e sociale che ancora oggi appare evidente tra nord e sud?
“Le parole di Feltri sono sicuramente state pesanti. Mia madre è originaria del meridione e conosco bene la situazione: è chiaro che a livello economico, sociale ed infrastrutturale il Sud sia molto più sofferente rispetto al Nord però questo non vuol dire che non c’è possibilità di ripresa, dovranno esserci degli interventi incisivi sul territorio del meridione, e andrebbero sfruttate meglio le risorse a disposizione, a partire dal turismo.”

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