“I delatori a Roma si chiamano infami. Non basta il disastro che si è creato con il virus, anche l’incentivo all’odio reciproco!”. Questo è uno dei commenti meno violenti apparsi sui social nei confronti della sindaca Virginia Raggi, che il 26 marzo ha pubblicato sul sito di Roma Capitale un nuovo servizio, il Sus, un sistema che dovrebbe indurre i romani a segnalare all’autorità competente eventuali ‘assembramenti’ di persone in contrasto con le disposizioni sull’emergenza sanitaria. Così, il presidente di AssoTutela Maritato stigmatizza la trovata: “ci auguriamo che quella triste pagina sul sito sia stata rimossa e che si tratti soltanto della fuga in avanti di qualche zelante addetto stampa smanioso di farsi notare. L’ordine pubblico compete agli addetti, non a cittadini sfiniti da giorni e giorni di quarantena forzata, non evochiamo tristi periodi del nostro Paese”. Riferendosi poi alla situazione attuale, di una città in piena emergenza, il presidente solleva un interrogativo: “ci chiediamo piuttosto, come procede la conclamata opera di ‘pulizia e sanificazione’ delle strade propagandata dalla sindaca, considerato che in passato non abbiamo mai visto addetti del comune fare da ‘guardoni’ ai cassonetti stracolmi, incendiati, rovesciati o talmente malmessi da impedirne l’apertura. Nei prossimi giorni sarà cura della nostra associazione verificare. Anche l’igiene cittadina è un problema di salute ma, evidentemente la sindaca non chiese a nessuno, quando era tempo, di segnalarle tonnellate di rifiuti debordanti o l’olezzo nauseabondo dei contenitori”, chiosa Maritato.
Mar 28