Ambiente, Tiso(Iniziativa Comune): “Da Ue progressi su economia circolare, ma non abbastanza”
“Negli ultimi anni, l’Europa ha compiuto passi significativi verso un modello di economia circolare. Questa transizione, fondata su principi di sostenibilità, riutilizzo e riduzione dello spreco, rappresenta un cambio di paradigma rispetto al tradizionale modello lineare “produci-consuma-smaltisci”. Tuttavia, nonostante gli importanti traguardi raggiunti, la realtà ci pone di fronte a due certezze fondamentali: da un lato, i progressi nell’Unione Europea sono innegabili; dall’altro, rimangono insufficienti per affrontare le sfide ambientali e sistemiche che ci troviamo di fronte. La Ue ha infatti assunto un ruolo di leadership globale nella promozione dell’economia circolare: e tra le iniziative più rilevanti, troviamo il Piano d’Azione per l’Economia Circolare adottato nel 2020 nell’ambito del Green Deal europeo, che mira a rendere produzione e consumo più sostenibili lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti. Nonostante i successi, però,,il bilancio complessivo rimane insufficiente. L’Europa continua a consumare in proporzione più risorse naturali di quante il pianeta possa rigenerare e produce una quantità crescente di rifiuti, aggravando la pressione sugli ecosistemi. Per accelerare la transizione verso un’economia circolare più efficiente, l’Europa deve dunque affrontare alcune sfide strutturali: promuovere un cambiamento culturale, riprogettare i sistemi produttivi, incentivare l’innovazione tecnologica, e colmare il divario tra i Paesi europei. Insomma, serve un impegno coordinato e determinato a tutti i livelli – istituzionale, industriale e sociale – per rendere l’economia circolare una realtà sostenibile e duratura. Se non si affrontano con urgenza le sfide rimaste, il rischio è che i progressi fatti finora in Ue si rivelino solo un primo passo verso una transizione incompleta”.
Così, in una nota stampa, il portavoce nazionale della Accademia Iniziativa Comune, Carmela Tiso.