RICHIESTA FONDO SPECIALE SALVA SPAZI CULTURALI
DA INSERIRE NEL PROSSIMO DECRETO GOVERNATIVO”
“Presidente Conte, Ministro Gualtieri, Ministro Franceschini: non lasciateci soli. Siamo strangolati da affitti con proprietari privati, da tasse locali, da quote di iscrizione e abbonamenti da restituire.”
La Federazione Italiana Artisti (FED. IT. ART.), presieduta da Gino Auriuso, lancia un appello al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Dario Franceschini.
All’appello accorato hanno aderito finora 220 fra teatri, attrici, attori, registi, produttori: “animatori culturali territoriali”, dislocati capillarmente in tutta Italia.Tra cui Emma Dante, Laura Lattuada, Loredana Cannata. E poi il Teatro Porta Portese, il Teatro Vittoria, il Teatro Vascello, il Teatro delle Muse e tanti altri in tutta Italia (in allegato l’elenco).
TESTO INTEGRALE DELL’APPELLO:
“Le giuste misure del decreto Cura Italia hanno definitivamente chiuso teatri, scuole pubbliche e private di formazione artistica, ma migliaia e migliaia di piccole realtà locali che pullulano in tutta Italia, col prolungarsi del blocco scompariranno per sempre. Siamo scuole di musica, teatro e danza, piccole sale o teatri.”
“Siamo gli animatori culturali territoriali, dislocati capillarmente in tutta Italia, che garantiscono occasioni di aggregazione, coesione sociale, senso di comunità. Siamo volano di economia, garantiamo un presidio e Una formazione culturale evoluta e aperta a tutti.”
“Siamo noi. Siamo stati i primi a chiudere le porte. Saremo gli ultimi a riaprirle, ma siamo Importanti. Siamo strangolati da affitti con proprietari privati, da tasse locali, da quote di iscrizione e abbonamenti da restituire.”
LA RICHIESTA:
“Presidente Conte, Ministro Gualtieri, Ministro Franceschini: per noi che ci fondiamo sull’aggregazione fisica sarà difficile ripartire. Non lasciateci soli. Non ce la facciamo! Create un fondo speciale salva spazi culturali da inserire nell’annunciato Decreto governativo di aprile, che ci aiuti a non chiudere.”