“Casse previdenziali dei professionisti: privatizzate nel 94 con la legge 509, non possiamo non esprimere le nostre critiche alla gestione improvvisata di queste casse perché i problemi sono molti”.
Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “c’è poca chiarezza e trasparenza dei bilanci; sarebbe opportuno l’esonero della contribuzione dei giovani professionisti disoccupati e precari; serve un controllo rigoroso dello Stato sulla gestione di queste casse e, soprattutto, è necessaria una revisione della governance per quanto riguarda il limite dei mandati per i consiglieri, il tetto ai loro emolumenti, le competenze specifiche per i Revisori, che possono esercitare soltanto attraverso l’iscrizione all’albo”. Il presidente evidenzia inoltre il problema delle incompatibilità, che dovrebbe essere riconsiderato: “Si chiede inoltre la incompatibilità con altri incarichi, non sempre garantita e inoltre, occorrerebbe operare un monitoraggio per verificare gli investimenti, più o meno rischiosi che in molti casi hanno provocato non pochi danni”. Maritato si riferisce a quei casi in cui, nonostante i professionisti abbiano pagato regolarmente i contributi, hanno poi visto sfumare i propri diritti pensionistici, a cui ha poi dovuto contribuire lo Stato. “Si tratta di garantire equità e giustizia sociale, portando alla luce le varie anomalie, soprattutto per tutelare i giovani professionisti che rischiano di dover lavorare fino a tardissima età, per una gestione non proprio oculata”, chiosa il presidente.