Omicidio o suicidio? Dubbi sul ritrovamento dell’uomo, probabilmente un senza fissa dimora iraniano. L’uomo, probabilmente di 60 anni circa, sarebbe stato ritrovato appeso ad un guard-rail lungo la Grande Viabilità di Trieste.
Molte le ipotesi ancora da verificare, sul ritrovamento avvenuto da parte degli operai Anas, che stavano effettuando delle manutenzioni sulla Gvt. Se da un primo momento si era parlato di segni di tortura, in un secondo momento questa ipotesi sarebbe stata ritrattata; non vi sarebbero, infatti, segni che possano essere riconducibili a sevizie. Il cadavere presentavi sia le mani che i piedi legati ed il volto era coperto, per gran parte, da una benda per cui, parlare di suicidio diventerebbe inverosimile. L’omicidio in seguito ad un pestaggio, sarebbe la pista più battuta, compatibile anche con segni presenti sulla testa della vittima; da accertare se si tratti di bruciature o ematomi. I Carabinieri giunti sul posto hanno specificato che “il cadavere è stato ritrovato impiccato al parapetto di protezione, posto dietro al guard-rail, che pendeva sulla scarpata sottostante”, insieme ai Vigili del Fuoco -viste le difficoltà evidenti del recupero del cadavere-. Dai primi accertamenti del medico legale giunto sul posto, insieme al Pubblico Ministero, la dott.ssa Maddalena Chergia e dalle informazioni che ne deriveranno da più approfonditi esami, ogni pista resterebbe aperta e le indagini partiranno proprio dal senso opposto al ritrovamento dell’uomo; dove sarebbero presenti delle telecamere. Non si esclude anche un avvertimento tra bande rivali.