Dal Sindaco e dalla Presidente del Consiglio comportamenti intollerabili, accantonino le polemiche e pensino a gestire i fondi in maniera adeguata.
Durante il consiglio comunale abbiamo nuovamente rinnovato l’appello all’unità, al “cessate il fuoco” sulla polemica politica, fermamente convinti che sia il momento di lavorare in maniera congiunta e concreta, demandando il resto al futuro.
Avremmo voluto sentire, da parte dell’amministrazione, toni concilianti e rassicurazioni sul fatto che i fondi (circa 170.000 €, che sono comunque una misura provvisoria ed immediata) provenienti da Stato e Regione verranno utilizzati a favore delle realtà più svantaggiate, sulla base di criteri ben precisi e – magari – consentendo alle attività locali che si occupano della vendita di beni di prima necessità, di essere parte attiva di questo processo, beneficiandone anch’esse.
Urgeva lanciare un messaggio chiaro: identificare, tutti insieme, in maniera precisa, chi può e deve essere destinatario di queste misure assistenziali, individuare criteri adatti ed ampiamente condivisibili, mettere in moto una rete che possa accogliere il prezioso contributo del volontariato e del terzo settore, non scadere nell’ennesima, inutile, polemica anti-governativa.
Prendiamo atto che l’invito alla moderazione, recapitato alla maggioranza per mezzo dei consiglieri Celli e Leoni, sia rimasto completamente inascoltato.
Dobbiamo altresì prendere atto che svolgere l’ennesimo comizio elettorale sia stato più importante rispetto all’esigenza di combattere, in maniera unitaria e decisa, un’emergenza che mai avremmo ipotizzato e che nessuno di noi avrebbe voluto affrontare.
Il comportamento tenuto durante il consiglio comunale dal Sindaco Giulivi è inqualificabile: gli attacchi personali rivolti ad alcuni consiglieri di minoranza, su tutti al consigliere Celli, non si addicono alla sua figura istituzionale. Non accettiamo e non possiamo accettare che venga messa in dubbio l’onestà e la dignità di una persona, rea – lo ripetiamo – di aver fatto appello a quella stessa unità invocata a gran voce dal Presidente della Repubblica stesso, a maggior ragione non tolleriamo che questo avvenga nel contesto di un consiglio comunale.
Caro Sindaco, non sta sicuramente a lei decidere chi può o meno “guardarsi allo specchio” la mattina, magari le piacerebbe avere anche questa prerogativa, ma con grande dispiacere le facciamo notare che non le appartiene.
Tantomeno accettiamo che sia lei a darci lezioni di stile e comportamento: lei, che in questa situazione ha comunque prediletto la strada della propaganda, che ha lanciato messaggi allarmistici nei confronti della cittadinanza che è chiamato a tutelare, che si permette d’interrompere ogni intervento non conforme alla sua linea, con arroganza e supponenza.
Ci dispiace inoltre dover sottolineare la precarietà del ruolo rivestito dalla Presidente del Consiglio Comunale, incapace di garantire un sereno svolgimento del dibattito e di prendere le distanze da atteggiamenti che, oltre a ledere l’immagine dell’amministrazione davanti ai propri cittadini, non sono ammissibili a livello istituzionale. Essere Presidente del Consiglio Comunale significa rivestire un ruolo di garanzia super partes, e consentire a tutti, anche alle opposizioni, di esprime le proprie posizioni, frenando ed impedendo comportamenti dispotici che ha invece oggi consentito ed avallato senza battere ciglio.
Le diamo un consiglio, Presidente: se non si sente in grado di garantire questa equità, se non crede di riuscire ad essere una figura super partes, se deve sembrare perennemente infastidita dagli interventi che le opposizioni fanno – perché è loro compito e diritto– si dimetta.
Tarquinia ha bisogno che le istituzioni lavorino nella maniera adeguata, per questo rinnoviamo nuovamente l’invito a cessare le polemiche politiche.
Come ripetuto per l’ennesima volta dal consigliere Celli, ci saranno tempi e modi per farle, non è di certo il momento. Ci auguriamo che tutte le energie spese in critiche sterili vengano piuttosto rivolte a lavorare nell’interesse della collettività, che è ciò di cui il nostro paese ha veramente bisogno.
Partito Democratico Circolo “Domenico Emanuelli” Tarquinia