Covid e anno nuovo. Riflessioni dell’artista e scrittore Roberto Bombassei

Sono passati diversi mesi  da quando  l’Oms ha dichiarato che Covid-19 fosse una pandemia. Sta arrivando il vaccino ma non sarà un “liberi tutti” anche perchè, pur impiegando ogni mezzo conosciuto, scienziati e ricercati non hanno ancora ben chiaro quali sono gli effetti del covid nel lungo termine. Ora siamo nella seconda ondata, si parla già di una terza e forse di una quarta. 
In molte persone definite  ” gravi ”  , una volta che la malattia vera e propria è finita , continuano ad avere  diversi sintomi tra cui   tosse, perdita del gusto e dell’olfatto, mal di testa, vertigini, insonnia , un  danno permanente al cuore,  un senso profondo di stanchezza ,difficoltà a respirare profondamente e dolori alle ossa e ai muscoli al livello del torace. Ma il sintomo più preoccupante risulta essere  la difficoltà a pensare con chiarezza, una sorta di “nebbia nel cervello” accompagnata a problemi di memoria.   
Alcuni ricercatori ipotizzano   che questo possa anche aumentare il rischio di sviluppare il morbo di Parkinson o la malattia di Alzheimer.
In pratica, questo virus lascia il segno, come Zorro. 
Bruce Beutler ,immunologo, vincitore del premio Nobel per la medicina del 2011 ha cosi commentato la pandemia covid : “ Non sarà l’ultima pandemia con le caratteristiche che stiamo vivendo: l’umanità sarà colpita ancora con la stessa violenza e, chissà, forse ancora di più. “

Speriamo solo che la prossima pandemia non sia gastro-intestinale. Già non mi va più la mascherina , figuriamoci il pannolone.

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