Democrazia e libertà. Riflessioni dell’artista e scrittore Roberto Bombassei

La democrazia etimologicamente significa “governo del popolo”, ovvero un sistema di governo in cui la sovranità è esercitata, direttamente o indirettamente, dal popolo, generalmente identificato come l’insieme dei cittadini che ricorrono in generale a strumenti di consultazione popolare.
La maggioranza degli Stati mondiali oggi si definisce “democratici” anche se esistono differenti gradi di democrazia, e non è sempre semplice riconoscere la democraticità di uno Stato.
Le parole “democrazia” e “libertà” non sono sinonimi. Ogni sistema politico può essere democratico o non democratico e  in ogni sistema politico può esserci libertà oppure non esserci. Potrebbe esserci anche democrazia senza libertà o libertà senza democrazia.

Quello successo in America è solo una punta di un iceberg. Siamo di fronte a gravi pericoli per la democrazia. Per quella americana, certo, ma anche per la democrazia in genere, visto che il fenomeno in atto è mondiale.

La causa? Esistono oggi due tipi di democrazia: quella politica e quella social. Se quella politica è da difendere e rivalutare, quella dei social è da eliminare.  Oggi, anche i pidocchi possono esprimere la propria opinione su tutto grazie ai social  e, la mancanza di serietà e competenze della classe politica mondiale, ne ha favorito l’avanzare del metodo e delle idee.

Il vero problema è che sta morendo lentamente l’identità culturale. Senza identità l’uomo non può esistere. La storia è memoria, la memoria poi si converte in identità. I social rompono la sequenza e fanno perdere il senso di ogni uomo. Altro che globalizzazione. Ricordiamoci sempre chi siamo e da dove veniamo, prima di parlare, scrivere o commentare. Abbiamo tutti gli stessi diritti , in ogni parte del mondo, ma per cultura e tradizione  non siamo tutti uguali.

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