30 ottobre 2020 – Al 29° Congresso annuale dell’European Academy of Dermatology and Venereology (EADV), in corso in questi giorni in formato ‘virtuale’ online, LEO Pharma ha presentato nuovi dati su tralokinumab per la dermatite atopica e delgocitinib per l’eczema cronico delle mani.
I dati di un’analisi aggregata di tre trial pivotal di Fase 3 (ECZTRA 1, 2 ed ECZTRA 3), uno di Fase 2 (ECZTRA 5) e uno di Fase 2b, hanno dimostrato che la frequenza complessiva di eventi avversi con tralokinumab è comparabile a quella del placebo nel periodo iniziale di 16 settimane, se usato in monoterapia e in terapia combinata con il corticosteroide per uso topico (mometasone) in pazienti adulti con dermatite atopica da moderata a grave. I dati presentati includono l’impatto di tralokinumab sulla colonizzazione di Stafilococco aureo e gli effetti di tralokinumab sulle risposte ai vaccini DTPa e meningococco.
La formulazione in crema di delgocitinib è una terapia sperimentale, che inibisce l’attivazione della pathway JAK-STAT, in corso di sviluppo clinico e non è stata ancora approvata da alcuna autorità regolatoria. L’endpoint primario dello studio di Fase 2b randomizzato, in doppio cieco, multicentrico, controllato con veicolo, era la percentuale di pazienti adulti con eczema cronico delle mani (CHE) da moderato a severo che hanno ottenuto un punteggio IGA (Investigator’s Global Assessment)-CHE di 0 (clearance) o 1 (quasi clearance) con un miglioramento di ≥2 punti dal baseline alla settimana 16. Un endpoint secondario chiave era la variazione dell’indice di gravità dell’eczema delle mani (HECSI, Hand Eczema Severity Index) dal baseline alla settimana 16. I risultati indicano che delgocitinib in crema ha dimostrato un rapporto dose-risposta statisticamente significativo per gli endpoint rispetto al veicolo.
Ott 30