Nell’ambito delle mie attività peculiari di addetto stampa su espressa indicazione dei vertici della società consortile AET, con sede a Ciampino, mi reco dal Sindaco di Palestrina, Mario Moretti, nel programma volto a conoscere quali siano gli umori della base, dell’utenza e degli interessati. L’incontro avviene il 12 novembre 2020 alle ore 11 in un clima formale alla presenza del sindaco stesso.
Palestrina è uno dei comuni che in AET conta circa il 70% della raccolta differenziata per aver modo di capire dalle sue parole se è soddisfatto dell’operato dell’azienda dell’area metropolitana. E monitorare il polso della situazione.
Come vi trovate a lavorare in sinergia con AET?
“Molto bene. Soprattutto con i vertici, dal Cda e dal Direttore Dott. Davide Vernice, Abbiamo un ottimo rapporto e ci sentiamo costantemente, il rapporto professionale è buono e collaborativo direi trasparente, i risultati dell’azienda soprattutto in quest’ultimo anno sono stati soddisfacenti per quanto ci riguarda , quindi non abbiamo eccezioni da muovere, insomma, molto soddisfatti da questo punto di vista”.
Possiamo parlare di percentuali per quanto riguarda la differenziata?
“Noi siamo per il secondo anno, se non addirittura il terzo siamo stati premiati come comune “riciclone”, siamo poco sotto il 70%, un’ottima percentuale che contiamo di migliorare. Assolutamente soddisfatti di quello fatto che abbiamo finora con l’obiettivo di migliorarci sempre di più perché poi sappiamo tutti che questo tipo di attività il differenziarci è fondamentale”.
E’ nel vostro Dna?
“E’ nel nostro DNA, ma anche in quello dei cittadini. Devo dire che la cittadinanza ha recepito molto bene. Io ricordo che quando partimmo facevo il consigliere di opposizione e come progetto pilota fu scelto proprio Carchitti, che è una frazione di Palestrina ed è anche un paese abbastanza grande. Ed io stesso vi abito. E già ad allora ottenemmo dei risultati molto buoni perché fu fatta un’ottima campagna informativa sia da parte dell’Amministrazione ma anche da parte della Società, quindi già dall’inizio si aveva ben in mente cosa dover fare. Manifesti, brochure ed altro materiale divulgativo. Abbiamo anche qualche criticità. Purtroppo al centro città registriamo che le strade che sono piccole e strette, tortuose e che sviluppandosi tutto in alto, creano non pochi problemi ma nonostante ciò i risultati sono molto buoni.
AET risponde quindi pienamente ai compiti istituzionali premessi e precipui?
Assolutamente sì, senza ombra di dubbio. Ci troviamo molto bene anche il personale che opera qui in città c è molto preciso: già alle prime ore del mattino si ha già la sensazione che la città sia molto pulita . IL servizio è molto puntuale. Sgomberando la città dai rifiuti messi la sera, quindi da questo punto di vista non abbiamo nulla da dire.
E’ soddisfatto di questa collaborazione?
Certamente!
IL Comune informa la cittadinanza sulla necessità di ottimizzare la raccolta differenziata?
Il comune informa la cittadinanza, anche in questa fase oramai ripeto, siamo entrati, quasi a regime. Un po’ tutti sanno quello che devono fare. DI tanto in tanto ricordiamo le regole basilari. Però sostanzialmente il servizio va da solo . E’ solo sensibilizzare di più quella piccola percentuale di persone che non ha ancora ben capito l’utilità. E poi come in tutti i comuni dobbiamo combattere il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti che è qualcosa che ci crea problemi. Adesso infatti stiamo mettendo in atto un monitoraggio attento con videocamere di aumentare la videosorveglianza per cercare di ridurre il fenomeno. Accade soprattutto nelle strade di campagne c’è un abbandono abbastanza importante poi anche con AET cerchiamo anche di risolverlo. Quasi da esser diventate delle piccole discariche . Le attenzioniamo molto cerchiamo di ripulirle costantemente in modo che non diventino un vero e proprio deposito. Però ci si lavora. E’ chiaro che quello dei rifiuti è un tema importante.
Quindi quali criteri usate per diffonde questa cultura del senso civico?
Il criterio sono ormai canali classici dalla pagina facebook alla pagina istituzionale, poi abbiamo un’applicazione che si chiama whereapp che permette ai cittadini di essere informati costantemente sugli aggiornamenti vari .adesso dobbiamo sensibilizzare di più le persone perché mi sembra che finora piu’di un migliaio di persone lo ha fatto lo ha scaricato sul cellulare, giovani e meno giovani.
C’è stato molto utile anche in questo periodo di covid Per dare informazioni alla popolazione.
Come siete messi con l’emergenza Covid?
Noi siamo in linea in media con quella che è la percentuale nazionale con l’ospedale che è stato riconvertito in covid. Perché già nella prima fase abbiamo avuto una prima riconversione. E’ oltre la normale capienza, quindi in sofferenza però sta facendo la sua parte medici e infermieri straordinari che stanno tenendo botta perché fanno turni massacranti, doppi turni, assistono il doppio dei pazienti che normalmente dovrebbero assistere . Però è emergenza nazionale e anche qui a Palestrina succede questo.
Le persone anziane e i diversamente abili hanno delle difficoltà nell’approcciarsi alla differenziata?
Ma finora no. Comunque vengono aiutati . Perché chiunque ha difficoltà ha sempre qualcuno che li assiste che va dal parente all’assistenza domiciliare. Poi noi con i servizi sociali raggiungiamo tutte quelle situazioni di criticità laddove non riescono a fare da soli .
Ricapitolando quale percentuale avete di differenziata?
Poco sotto il 70%, noi vorremmo salire. Su questa cosa perché mci sono alcuni comuni che fanno meglio ma sono certamente più piccolini quindi viene molto più facile.
E’ un perfezionista?
Diciamo semplicemente che questo è un tema a cui teniamo molto a cui tutti dovrebbero tenere molto. Perché il tema dei rifiuti è molto importante perché poi se non facciamo la differenziata succede che si fa tanto indifferenziato, significa fare le discariche, che non le vuole più nessuno. Sapete poi come va a finire, ogni volta che vogliamo individuare un posto piuttosto che un altro ci sono le rivolte pero da una parte questi rifiuti vanno portati. Quindi se riusciamo a fare una raccolta differenziata come dire in maniera importante riduciamo di molto questo impatto soprattutto i materiali che recuperiamo pensa al vetro, la carta, la plastica che tornano utili quindi adesso ricicliamoci più che differenziamoci nel senso che cerchiamo di recuperare questi materiali che poi creano un’altra filiera. L’ideale sarebbe chiudere il ciclo dei rifiuti a livello comunale. Creare noi un qualcosa che potesse fare questa cosa però capisco che poi è estremamente complicato. Bisogna fare degli investimenti, bisogna individuare delle aree. Chiaramente ci pensiamo, non è molto semplice. Forse ecco all’interno di una società come AET magari dove stavamo discutendo di un nuovo piano industriale, di un aumento di Capitali. Un aumento di quote da parte di tutti che partecipano che sono molto molti. Andare a creare qualcosa che potesse chiudere il ciclo di rifiuti ma come intero comprensorio di Comuni. Farlo da soli diventa un po’ complicato. Chiaramente questo sarà oggetto di discussione nei prossimi incontri.
Lorena Fantauzzi