Roma – “Sono sempre le politiche dei governi che favoriscono le esperienze come quelle dell’open innovation. Noi abbiamo diversi mondi che tra loro non dialogano: l’Universita’ e la ricerca sono slegate dalle istituzioni e dal mondo imprenditoriale”. Lo dice Andrea Cafa’, presidente di Cifa Italia e del fondo interprofessionale Fonarcom, nel corso di una videointervista con la Dire.
“L’esecutivo deve favorire questo dialogo – spiega – per riuscire a costruire un modello di sviluppo che possa attrarre investitori italiani, pubblici, privati e anche esteri”. Questo migliorerebbe “la reputazione del sistema Italia”, sottolinea.
Insomma, “la base di partenza e’ favorire l’incontro”, poi occorre valorizzare “le nostre eccellenze”. Servono si’ “risorse e infrastrutture tecnologiche, ma prima di tutto occorre valorizzare il capitale intellettuale: dobbiamo invogliare le nostre eccellenze affinche’ restino in Italia per potenziare e fermare la fuga dei cervelli”.
Come usciremo dall’emergenza Covid? “Ci vuole una proposta politica chiara e forte. Cambiamo il rapporto tra datore di lavoro e lavoratore, la persona deve stare al centro. Noi come Cifa- ricorda- abbiamo gia’ avviato un processo di modernizzazione delle relazioni industriali, abbiamo sottoscritto un contratto collettivo che si fonda proprio su due pilastri: la persona al centro e la formazione continua”.
Alle imprese, conclude, e’ necessario dare “nuovi stimoli per crescere e affrontare le prossime sfide”, conclude Cafa’.