Incessante il lavoro de L’Italia del Meridione per ricompattare le fila del Movimento anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Da sud a nord la voce è unanime: unione e territorialità. L’ultimo appuntamento in ordine di tempo è stata la prima assemblea regionale IdM Lazio. Dopo le nomine dei mesi scorsi del commissario Lazio Cataldo Pugliese e dell’imprenditore Maurizio Giaquinto coordinatore IdM Roma, si entra nel vivo della programmazione. “Abbiamo dato forma al coordinamento di Roma con rappresentanti di diversi quartieri. Buttiamo le basi per una politica che metta al centro i quartieri con le loro esigenze e bellezze. Imprenditori e professionisti insieme per una nuova visione della politica che non sia dettata dall’inefficienza e oggi anche dall’improvvisazione”, così il commissario Pugliese. Nel corso della riunione che ha visto la partecipazione di diverse persone già impegnate nel settore del sociale, e delle attività produttive, del mondo dell’economia, è emersa l’esigenza e la voglia di contribuire alla riqualificazione dei vari territori della città eterna. Inoltre, ai iscritti al Movimento hanno fatto eco alcuni rappresentanti di altri movimenti presenti nella capitale, un confronto aperto su tematiche e proposte per una reale riorganizzazione e riqualificazione dei territori laziali e dei quartieri romani. Nuove idee, inserimento di progetti innovativi, concreti e tangibili che partano dai Municipi, nuclei centrali dello sviluppo e delle economie locali, fulcro di iniziative mirate e a lungo raggio che sappiano innescare processi virtuosi e buoni prassi nella governance territoriale. Unanime l’esigenza di condividere idee e prospettive attraverso la partecipazione attiva e la militanza, elementi cardini dell’IdM, ma anche tramite una comunicazione pulita e illustrativa dei percorsi intrapresi ma anche come esaltazione delle peculiarità ed eccellenze; arte e cultura di una terra millenaria raccontata attraverso chi la vive, la conosce e sa intrepretarne valori e storia. Una riunione a cui ne seguiranno altre per disegnare quel percorso condiviso in tutta Italia dove le regioni del sud assumono un ruolo cardine per la ripartenza dell’intero Paese, dove territori e comunità sono al centro dell’impegno politico- sociale e attraverso una propria rappresentanza Italia del Meridione si candida ad essere presente a quelli che saranno tutti i prossimi appuntamenti elettorali. UFFICIO STAMPA IDM

Roma, 22 luglio – Adulti e bambini devono mangiare cinque volte al giorno: colazione, spuntino, pranzo, spuntino e cena. Saltare una delle tappe indicate è “correlato positivamente con un aumentato rischio di obesità, perché la distribuzione giornaliera dei pasti è uno dei fattori che possono contribuire meglio alla qualità della dieta. Cinque occasioni alimentari al giorno sono dunque ideali per una corretta distribuzione di energia e nutrienti”.

A garantirlo è Martina Pirola, biologa nutrizionista e referente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS), che salva gli spuntini dalle false credenze. Una tra tutte è che causino un incremento dell’apporto energetico giornaliero: “Non è così- ribadisce l’esperta- i due spuntini al giorno non sono un pasto in più, anzi contribuiscono a ridurre il potenziale sovraccarico digestivo e metabolico che può conseguire a un minor numero di pasti più pesanti. Gli spuntini, riducendo il senso di fame, permettono un maggiore controllo dell’appetito. Generalmente lo spuntino di metà mattina apporta un 5% dell’energia e quello di metà pomeriggio un altro 5%”.
E il gelato d’estate può essere considerato un buon alleato come spuntino? “Il gelato non è cibo spazzatura- assicura la nutrizionista- e se si vuole mangiare come spuntino allora meglio se fatto in casa con yogurt e frutta fresca. In questo modo sarà uno spuntino sano e goloso. Se ci riferiamo, invece, ai gelati confezionati, questi sono un’eccezione alla dieta sana ed equilibrata”. Molto importante, secondo la studiosa, “è evitare di dare i gelati come ricompensa per un comportamento seguito dal bambino, perché così facendo si corre il rischio che siano visti come alimenti più validi rispetto ad altri, oltre ad utilizzare il cibo come premio, e si fa passare un messaggio sbagliato”.
Altri esempi di spuntini validi possono essere “la frutta fresca che, con l’apporto di fibra e vitamine- continua Pirola- contribuisce a raggiungere un introito di gruppi alimentari spesso lasciati da parte. Si possono fare spremute o centrifugati o mousses. Anche lo yogurt o il pane e marmellata sono buoni spuntini”. Attenzione però agli eccessi: “Se questi break alimentari sono fatti in abbondanza o ricchi in calorie, ma carenti in nutrienti necessari, si correrà il rischio di intercorrere nel sovrappeso e nell’obesità- avverte la biologa nutrizionista- soprattutto in età pediatrica”. Nella lista degli alleati rientra inoltre la frutta a guscio. “È un ottimo spuntino se alternata ad altri, in quanto è una valida fonte di grassi buoni, ma in eccesso non va bene”.
Sotto l’ombrellone si potrebbero, inoltre, “privilegiare alimenti freschi per idratarsi adeguatamente, tra cui la frutta e verdure crude come cetrioli e carote. Ci vorrà un po’ di creatività per farli mangiare ai bambini- ricorda Pirola- ma con un po’ di fantasia si riesce. Si può giocare realizzando formine a stella ad esempio”.
Nel pranzo estivo, infine, i panini non sono banditi, ma occorre “scegliere il pane integrale e non farcirli in maniera esagerata. Sarebbe perfetto- conclude l’esperta- se si riuscisse ad introdurre come companatico verdura, quali i pomodori, e una fetta di prosciutto cotto magro”. Pirola ha collaborato alla realizzazione del progetto ‘Nutripiatto’ della Nestlé per l’educazione alimentare dei bambini dai 4 ai 12 anni, con il supporto scientifico della SIPPS e del Campus Biomedico di Roma.

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