Scoperto un odioso crimine per il coraggio di il magistrato Simonetta Matone, che alza il velo su un male atavico che affligge la nostra Capitale.
“Conosciamo bene questo tarlo, per esperienza professionale e contro questo ci adoperiamo da anni – spiega il candidato – e come purtroppo accade in questi casi, molte persone hanno paura di denunciare i propri aguzzini, che li minacciano di ritorsioni non solo nei loro confronti, ma anche di quelli della loro famiglia. Vorremmo sapere dall’amministrazione capitolina, quanto è stato prodotto dagli sbandierati sportelli antiusura sorti nei municipi, esibiti in pompa magna che però, sul piano pratico non sembra abbiano avuto risultati tangibili. Almeno non nel caso di alcuni giorni fa a Primavalle, dove un personaggio appena uscito dal carcere, dopo cinque anni di pena per reati di usura ed estorsione, ha subito ripreso l’antica ‘mansione’. Ci chiediamo perché i servizi sociali dei municipi non abbiano mai svolto una analisi di contesto, per verificare quanto sia diffusa tale piaga, in una società che dopo la pandemia ha visto moltiplicarsi i casi di impoverimento e lacerazione del tessuto sociale. Anche questo, insieme ai decennali problemi di vivibilità, è un tema di qualità della vita di tutta la collettività”, chiosa il candidato.