Intervista a Gianluca Grossi

Gianluca Grossi, cantautore,nasce a Roma il 4 dicembre del 1991.All’età di undici anni inizia a cantare e a fare i primi saggi scolastici divertendosi e avvicinandosi così ad un mondo a lui congeniale: il palcoscenico.Era ciò che avrebbe voluto fare, tanto che a soli 16 anni si esibisce per la prima volta in un concerto tutto suo al “Teatro Garbatella” cantando cover in lingua inglese.

Le capacità sono oramai chiare ed inizia a scrivere canzoni e le canta presentando i suoi primi due brani inediti in un altro concerto al “Teatro Italia” con l’Orchestra Filarmonica di Roma, diretta dal maestro Ezio Monti.

Gianluca ha costruito dunque nel tempo un percorso solido che mescola le sue passioni: scrivere brani che diventano inevitabilmente canzoni, melodie e cover, il tutto attraverso una vera gavetta e un approccio sempre umile e rispettoso, ma senza nascondere la sua personalità. Le sue capacità emergono dalle sue canzoni. Scrive molti brani in inglese e a diciotto anni per la prima volta canta al mitico “Piper Club” di Roma, presentando tutti i suoi inediti. Partecipano in tantissimi, un locale colmo di personalità dello spettacolo e della musica italiana.

Un successo che evidenzia la professionalità e le doti di Gianluca. Dopo questo evento così fortunato il 23 luglio del 2010 è ospite con il singolo “Beautiful” a “La Regata del Cuore”, serata presentata da Rodolfo Laganà e Roberto Ciufoli con molte star dello spettacolo che apprezzano moltissimo le sue qualità. Giovane, spigliato, capace. Fondamentale è stata la collaborazione con Federico Izzi, suo attuale chitarrista, e con i “Farias”, ex concorrenti di X-Factor, in particolare “el Puma” autore degli arrangiamenti del suo primo album “Fast”, in vendita sui Digital Stores.

Il 3 dicembre 2011 si esibisce per la seconda volta al Piper e viene notato dal produttore David Zard che gli consiglia di scrivere canzoni in italiano. Gianluca, cantava in inglese, ma raccoglie il consiglio, così il 16 giugno 2012 si esibisce a Piazza Bologna, una delle piazze più frequentate dalla movida romana, accompagnato dall’Orchestra Filarmonica di Roma diretta dal maestro Ezio Monti e riscuote un grosso successo. La piazza è gremita, sono presenti più di 4000 persone che cantano e ballano e si divertono al suono della musica e delle canzoni di Gianluca.

Notato anche dal cinema Gianluca canta il suo brano “Kiss” durante la sesta stagione de “Il Commissario Rex” in onda su Raidue.

Nel 2013 collabora con Celso Valli (arrangiatore di Vasco Rossi, Eros Ramazzotti, Laura Pausini e tantissimi altri), il quale produce e arrangia sei inediti in italiano tra cui “Tu Pazienta” che dal 6 Ottobre 2014 esce su Itunes e tutti gli store digitali in contemporanea al video su Youtube con la partecipazione di Lino Banfi, Massimo Boldi, Max Giusti, Kaspar Capparoni, Rosanna Banfi, Rodolfo Laganà e Neri Parenti. Una grande soddisfazione sia per lui che per tutte le persone che hanno creduto in Gianluca.

Nel gennaio 2015 esce su La Repubblica Tv e su Youtube il secondo singolo in italiano – “Come il sole di gennaio” –  arrangiato dal maestro Valli e con protagonisti quali Sara Cardinaletti e Carlo Calderone,  il brano è in vendita su tutti gli store dal 5 gennaio 2015

Nello stesso anno gira in Lombardia il video di “Dammi Un paio d’ali”, a sostegno del progetto “Freedom of Moving”, ideato dall’imprenditore Dario Rolfi, amministratore delegato della Rolfi, azienda leader nella realizzazione di articoli volti ad agevolare la mobilità delle persone disabili e da Franco Bomprezzi noto giornalista, scrittore e blogger 

La presentazione del videoclip “Dammi un paio d’ali” ed il Calendario (Rolfi-Freedom of Moving 2016/2017), che ha visto posare personaggi famosi nel ruolo dei divi del cinema e dello spettacolo del passato, il cui ricavato fu destinato ai progetti “Freedom of Moving” a favore delle persone malate di SLA e dei disabili, portò nuovamente la musica di Gianluca in auge. Tra i sostenitori del progetto ci sono stati Christian Vieri, Pierluigi Pardo, Valeria Marini, Alfonso Signorini, e tanti altri.

Le canzoni di Gianluca sono state trasmesse in molte radio italiane e internazionali tra cui Stati Uniti, Canada e Cile.

Attualmente la canzone “Tu, Pazienta” è la colonna sonora di un programma/ inchiesta in produzione in questi giorni, infatti, Gianluca è anche compositore per Film e Cortometraggi.  Inoltre, da marzo, su tutte le piattaforme On Demand è disponibile il film “Un figlio di nome Erasmus”, di Alberto Ferrari, in cui Gianluca partecipa con il suo brano “We don’t need anyone”.

Poniamo a Gianluca alcune domande:

quando scrivi una canzone cosa ti ispira? Molto spesso una canzone nasce in modo spontaneo, quando meno te l’aspetti. Tantissime volte ho provato a scrivere con la chitarra in mano senza ottenere nessun risultato, mentre magari alcuni brani sono nati canticchiando in motorino, quindi accostavo, registravo con l’iphone la melodia e ci lavoravo quando tornavo a casa, oppure per esempio una notte mi sono svegliato e avevo in testa il titolo “come il sole di gennaio” e da lì ho iniziato a scrivere il testo. Le canzoni nascono quando hanno voglia loro.

Tutta la tua musica è autobiografica?

Diciamo di sì, anche se le canzoni sono un insieme di emozioni, che posso assimilare anche da storie di altre persone a me vicine, oppure vedendo un film o sentendo un’altra canzone. Il potere di chi scrive è quello di realizzare un brano e offrirlo agli altri, infatti, ogni persona assegna un significato diverso, magari da quello che ho dato io, ma va bene ed è giusto che sia così.

Qual è stata la prima canzone che hai cantato, anche davanti a un pubblico, quella che ti è rimasta nel cuore.

In effetti c’è una canzone che ha segnato il mio percorso, anzi più che segnato lo ha lanciato. Ero appena undicenne e alla tv passa il brano di Robbie Williams, Angels. Rimasi affascinato e costrinsi mia madre ad accompagnarmi da Ricordi a Piazza Venezia per comprare il CD. Da quel giorno ho iniziato a cantare e Angels la canto a tutti i miei concerti come se fosse mia. Ho anche tatuato l’inizio del ritornello sul mio avambraccio AND THROUGH IT ALL.

Cosa manca in Italia ai cantautori come te per diventare famosi?

Manca l’occasione o la costanza nel cercare l’occasione, anche se tra il web, in cui ormai gli artisti sono un granello di sabbia nel mare magnum ed i talent che hanno distrutto il vero senso dell’artista, le strade sono poche.

Quanto è difficile far conoscere un brano in Italia?

Molto difficile, rendere virale un brano è veramente complicato, le persone non hanno più voglia di sentire la musica, difficile che qualcuno ascolti più di un minuto e mezzo di canzone senza annoiarsi e voler ascoltare qualcosa di diverso. La colpa non è di nessuno, anche io purtroppo faccio cosi, non c’è più il gusto di comprare un cd e ascoltarlo tutto. Il mondo sembra andare molto più veloce rispetto al passato.

Cosa non hanno capito i potenti della musica nel nostro Paese?

I potenti seguono le mode, la moda del momento è la trap, il rap e i Dj, mondi lontani da quello che faccio io; non disprezzo il genere è solo che in Italia tutto cio che non fa parte di questi tre generi è fastidiosamente considerato “antico”, questo mi disturba.  Per me non esiste l’aggettivo antico allegato alla musica, tutto torna.

Quando pensi a Paesi come gli Stati Uniti d’America hai la sensazione che ci sia una maggiore meritocrazia?

Da quello che si dice sembra di si, ma non sono mai stato in America, ma per come siamo abituati noi.. l’erba del vicino è sempre più verde, poi bisogna vedere.

Grazie Gianluca per l’intervista cosi sentita e personale. Chiudo con un augurio tratto da un tuo brano che a me piace molto..

Quel giorno arriverà

Come d’incanto

La porta si aprirà

Poi chiudendo

Riderai

Instagram: gggrossi91

Facebook Gianluca Grossi

DAMMI UN PAIO D’ALI https://www.youtube.com/watch?v=rp5C5cgVtmM

INCONTENTABILE https://www.facebook.com/GgGrossi/videos/2071208546228870/

COME IL SOLE DI GENNAIO  https://www.youtube.com/watch?v=Wnd7lia4reU

TU PAZIENTA https://www.youtube.com/watch?v=AiN0566zX14

WE DON’T NEED ANYONE 

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