Intervista a Silvia Bignami, campionessa europea di boxe

Silvia Bignami è una giovane chinesiologa con tanti anni di esperienza lavorativa nel mondo sportivo. Nelle sue giornate si destreggia tra l’attività di personal trainer e il pugilato, cercando di trasmettere l’importanza di una mentalità positiva e vincente a tutte le persone con cui entra in contatto.
La redazione di Radio Sanremo Web è lieta di intervistare una giovane e promettente professionista a proposito della sua ultima conquista e della sua attuale e futura attività.


Chi è Silvia Bignami?
“Sono una pugile, campionessa europea dei pesi mini Mosca. Sono una chinesiologa laureata in Scienze Motorie e lavoro anche come personal trainer. Da sempre appassionata del mondo sportivo, ho praticato tanti sport, dalla danza al basket. Prima del pugilato facevo pallavolo, poi mi sono appassionata al pugilato un po’ per casualità”.


Quattro aggettivi per descriverti.
“Direi meticolosa, esuberante , solare ed empatica. Nel mio lavoro, inoltre, è importante avere autocontrollo emotivo”.


Perché ti sei avvicinata al mondo della boxe e quando hai capito che questa sarebbe stata la tua carriera?
“Ci sono stati due momenti importanti che mi hanno fatto capire che volevo praticare il pugilato a tempo pieno, sono stati entrambi due momenti in cui mi ero allontanata da questo sport: il primo quando sono partita per andare a fare un’esperienza in Inghilterra. Dopo un anno ho sentito il bisogno di cercare una palestra di pugilato e di ritornare a combattere; il secondo risale al 2019 in cui non sentivo più la giusta motivazione per continuare. In entrambi i casi ho avvertito il bisogno di riprendere, perché era l’unico modo per sentirmi completa davvero”.


Qual era il tuo sogno da bambina?
“Sognavo di essere una campionessa a livello sportivo, ho sempre vissuto lo sport con estremo agonismo”.


Come descriveresti la tua giornata tipo per prepararti, ad esempio, ad un match?
“Io sono una persona molto organizzata e baso la mia giornata su una pianificazione molto rigida a livello di preparazione atletica e tecnica. Tra un allenamento e l’altro, lavoro come personal trainer. Tutto gira attorno al pugilato”.


C’è un momento o una vittoria che ricordi con particolare emozione?
“Sicuramente la vittoria del titolo europeo risalente allo scorso 17 maggio. Dietro c’è stata una preparazione e un’emozione straordinari, ero nella mia città ed ho gestito tutti i 10 round nella totale perfezione. Sono stata meticolosa nella preparazione e durante il match”.


Ti aspettavi un simile risultato?

”Sì, era una cosa che volevo e io credo nella legge dell’attrazione. Tendo a visualizzare tutto prima ed è quello che poi è successo realmente. Si tratta di un allenamento mentale: immagino tutto ciò che può succedere durante il match nei minimi dettagli, visualizzo il pubblico, il palazzetto e anche le negatività così che non mi prendano allo sprovvista”.


Hai dovuto affrontare delle difficoltà?
“Sì, in quest’ambito ci sono difficoltà fisiche che hanno a che fare con gli infortuni ma anche quelle di tipo emotivo relative agli eventi della vita privata che non sempre si riescono a controllare”.


Cosa significa per te essere una campionessa ed essere riuscita a conquistare questo titolo?
“Per me è importante trasmettere alle persone quel fuoco che sento dentro, la sensazione di positività e la consapevolezza che con l’impegno si possono raggiungere i propri obiettivi. Io ce la metto tutta anche per essere un esempio di disciplina e trasmettere i valori in cui credo”.


Come affronti la tensione e lo stress prima di un grande match?
“Tendo a mettere da parte le cose, nel senso che cerco di non dare peso a tutto ciò che mi distrae, non voglio farmi influenzare dalle cose che mi circondano e che non sono importanti in quel momento. Mi focalizzo su ciò che sta nella mia testa e nel sentire il mio corpo. Sono presente “qui e ora”.
È il mio modo di controllare le emozioni, che altrimenti mi porterebbero ad un’esternazione che mi impedirebbe di essere presente e basta”.


Quanto sono importanti disciplina, alimentazione e riposo?
“Sono molto importanti: bisogna cercare di dormire le giuste ore e fare delle rinunce nella vita privata. È però fondamentale anche saper gestire e ritagliarsi del tempo per sé stessi in modo da potersi concentrare poi al meglio nello sport”.


Obiettivi futuri?
“Il 4 aprile dovrò difendere il titolo europeo, questa volta in Francia e non vedo l’ora. Dopo di che punto a un mondiale”.

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