La famiglia Monopoli nomina un super consulente per il processo sul figlio scomparso

Il 7 maggio 2025, saranno passati sei anni da quando il cuore di Donato Monopoli ha smesso di battere. Dal 2019, la famiglia di Donato è alla ricerca della verità.Donato era un ragazzo di 26 anni di Cerignola che dopo una lite per futili motivi, viene picchiato da due coetanei, il 6 ottobre del 2018, all’esterno di una discoteca di Foggia. Viene pestato perché corso in soccorso di un amico e nel tentativo di fare da paciere, sarebbe stato poi preso di mira e punito. Dopo sette mesi di agonia del giovane, il cuore del ragazzo cessa di battere a causa di quelle che sembrerebbero le conseguenze della rissa.
I due assalitori, Michele Verderosa e Francesco Pio Stallone -entrambi foggiani-, coetanei di Donato, inizialmente vengono accusati di “omicidio preterintenzionale, aggravato da futili motivi”.
Da subito, i consulenti del p, che hanno eseguito l’autopsia su Donato, ritengono che la morte del giovane sia dovuta alla rottura di un aneurisma della pica.
Nel lungo e doloroso processo, le motivazione della sentenza di primo grado, emessa dalla gup Bencivenga, Stallone e Verderosa “non agirono per uccidere, ma pur di seguire il fine ultimo di “punire”, chi si era permesso di “invadere il loro territorio”, hanno accettato che l’aggressione efferata, posta in essere da due professionisti che praticavano a livello agonistico pugilato e arti marziali, avrebbe potuto cagionare un vento infausto”, condannando a 15 anni e 6 mesi Stallone e Verderosa a 11 anni e 4 mesi di reclusione.
Successivamente la Corte d’assise d’appello di Bari, derubricando il reato di omicidio volontario in omicidio preterintenzionale, riduce le pene emesse in primo grado ai due imputati, a 10 anni per Francesco stallone e a 7 anni di carcere per Michele Verderosa.
Mentre ci si domanda ancora quanto possa valere la vita di una persona, il 14 febbraio 2025 viene annullata la sentenza di condanna dei due imputati, dalla Corte Suprema di Cassazione, quinta sezione penale, di cui si attendono ancora le motivazioni di tale annullamento.
La famiglia di Donato Monopoli, per cercare di fare chiarezza in un mare di dolore in cui sono stati nuovamente risucchiati, decidono di incaricare il criminologo Michel Emi Maritato, per cercare soluzioni e sostegno.

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