“La violenza è sempre fuori luogo”

di Luigi Giannelli

Le guerriglie urbane non sono certo la risoluzione del problema, anzi, lo aggravano. Le scene di
violenza che abbiamo visto nelle nostre città sono frutto di vandalismo e poco centrano con le
manifestazioni pacifiche delle persone che sono scese nelle piazze a protestare pacificamente
contro l’ultimo dcpm del Presidente del Consiglio che ha ulteriormente ristretto le attività di
ristoro, artistiche e sportive a causa della crescita esponenziale del virus covid19.Aggredire le
Forze di polizia è un fatto gravissimo che non giustifica nessuna ragione, come non sui può
giustificare chi rompe le vetrine per saccheggiare i negozi già messi in ginocchio dalla crisi
economica causata dalla pandemia.
C’è molta confusione, soprattutto nei programmi televisivi quotidiani che vedono i protagonisti
della politica scontrarsi con grosse banalità propagandistiche, lasciando il mondo reale
nell’assoluto oblio dell’incertezza. Manca di fondo la responsabilità delle informazioni che
appaiono sempre più incerte e confusionarie. Il malessere sociale si alimenta perché non può
vivere più di proclami. Ho ascoltato moltissime persone che nonostante le assicurazioni del
governo, non hanno ricevuto nessun aiuto economico e sono state costrette a chiudere il loro
esercizio commerciale mandando a casa se stesse e i loro collaboratori.
In un Paese civile, il governo e l’opposizione avrebbero trovato sicuramente il giusto equilibrio per
affrontare insieme il nemico, da noi, si continua a dibattere su chi a ragione e chi torto, intanto
migliaia di persone muoiono, altre finiscono in terapia intensiva e tantissime, ferme nelle
ambulanze, costrette ad attendere lunghissime ore con la speranza di essere ricoverate, sempre
che, nel contempo, non siano morte.
La violenza viene alimentata dai soliti politici onnipresenti che credono di essere al di sopra di ogni
responsabilità, mostrando il volto del giustizialismo, nascondendo i propri scheletri nell’armadio,
come la domestica infedele, la polvere sotto il tappeto.
Signori politici, credo sia giunta l’ora che discendiate dal piedistallo e prepararvi a raggiungere la
trincea, per affrontare il nemico comune, che prima della pandemia, è il vostro modo operandi,
ipocrita, inconcludente e per questo, pericoloso e deviante.
Un altro punto importante da chiarire: è stato detto che le manifestazioni di piazza sono state
pianificate dalle organizzazioni criminali, come camorra, mafia, ndrangheta. Ritengo questa
riflessione errata, anche perché, conosco molto bene l’agire di queste tremende realtà che amano
operare nel silenzio e lontane dall’attenzione delle Forze dell’Ordine e dai Mass media.
Ciò che abbiamo visto in queste serate, è frutto di giovani sbandati, piccoli criminali per noia, facili
strumenti nelle mano di organizzazioni anarchiche finalizzate al disordine e alla violenza gratuita.
Le mafie crescono a margine di tutto questo e come squali, divorano lo spazio, dove lo Stato non
arriva in tempo.

Riapriamo a regime le scuole, gli impianti sportivi, i cinema e i teatri. Apriamo soprattutto il senso
civico e rispettiamo il prossimo come noi stessi. La pandemia si può vincere con il buon senso di
tutti, come il re balbuziente nel film “il discorso del re”, alla fine ha vinto la ragione, l’amore per la
patria e soprattutto il rispetto del popolo, al quale va data la massima considerazione, perché al di
sopra di tutti e di tutto.
“Una voce lieve può essere sospinta dal vento e potrà raggiungere mete molto lontane!
Una voce sbraitata si perde nell’immediatezza dello spazio circostante e muore senza essere
ascoltata”.

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