di Barbara Fabbroni
“Trappola per topi” di Agatha Christie è un giallo, una commedia e una pièce teatrale ben architettata, in cui sono combinati vari elementi e non mancano riferimenti alla tradizione popolare (come la filastrocca di Tre topolini ciechi), che vivacizzano la trama e tengono il lettore con il fiato sospeso alla ricerca del colpevole. Edoardo Erba ne fa una traduzione e un adattamento teatrale nuovo e ricco di spunti di riflessione, il tutto condito dalla magia registica di Giorgio Gallione. Un cast incredibile per questa pièce teatrale che vede tra i protagonisti una splendida Claudia Campagnola nelle vesti di Mollie. Claudia è senza dubbio una delle attrici più promettenti e valide del nostro panorama artistico che si è costruita e si sta costruendo una carriera degna di nota. Gentile, accogliente, intelligente, raffinata, delicata, intuitiva, sono alcuni dei suoi tanti pregi che costruiscono e danno vita a una creatura, una donna intensa e densa di una cifra esistenziale artistica che si declina perfettamente nel suo esserci. La trama della commedia è semplice seppur densa di spunti di riflessione: cinque strani clienti e i proprietari sono isolati in una locanda nella campagna inglese tra loro si nasconde, un assassino psicopatico che ha già ucciso una persona a Londra ma sotto quale travestimento si maschera l’assassino? Ciascuno dei presenti sembra avere qualcosa da nascondere toccherà al sergente Trotter, inviato sul posto, risolvere l’enigma. È certo che l’enigma terrà lo spettatore con il fiato sospeso. Claudia Campagnola ci regala e soprattutto ci fa entrare nel suo mondo raccontandoci della sua vita artistica e di questa commedia teatrale.
Cara Claudia, ti vedremo a teatro in “Trappola per topi”, che ruolo interpreti?
Cara Barbara … in “Trappola per topi” interpreto Mollie, una giovane donna che inaugura proprio in quel giorno l’apertura della sua locanda: La locanda del cacciatore!
Il testo è tratto da Agatha Christie per la traduzione e adattamento di Edoardo Erba, un lavoro senza dubbio importante?
Un lavoro importantissimo da tanti punti di vista … per la bellezza del ruolo, per il prestigio della regia di Giorgio Gallione, per l’alta professionalità del cast, per il rilievo e lo spessore della produzione: La Pirandelliana. A questo si aggiunge un aspetto affettivamente importante: finalmente ritorno in teatro, dopo i due anni bui della pandemia, con una tournée di grande qualità.
Il regista Giorgio Gallione come ha creato la giusta declinazione affinché tutto diventasse perfetto?
Il lavoro con Giorgio Gallione è stata una bellissima sorpresa; non avevo mai lavorato con lui, ho apprezzato moltissimo la sua metodologia. Ha curato da subito ogni particolare, ogni dettaglio senza lasciare nulla irrisolto, creando un impianto ben preciso e strutturato, allo stesso tempo ha lasciato a noi attori la possibilità di esprimerci nel nostro sentire e nelle nostre proposte.
Quanto sono dure le prove?
Le prove sono impegnative, ma è proprio in quei giorni che avviene l’atto della creazione, e ogni fatica, ogni cosa che non torna è fondamentale per lavorare sul personaggio. È il momento in cui ci si prepara ad accogliere la magia delle repliche. Quindi, è il momento del lavoro artigianale volto a raggiungere il risultato finale e cioè lo spettacolo, la messa in scena.
Lodo Guenzi come si incastra in una commedia teatrale, lo ricordo in “Una vita in vacanza, una vecchia che balla …”?
Lodo Guenzi si incastra perfettamente e con grande capacità attorale nella commedia. Molti lo conoscono come cantante de “Lo stato sociale” ma non sanno che si è diplomato prima di tutto come attore alla Nico Pepe di Udine.
Veniamo a te, ma tu chi sei, come potresti raccontarti?
Sono una figlia felice nata da due genitori giovani che mi hanno riempito d’amore. Sono una generosa che ha bisogno e voglia di condividere emozioni, sono sempre dedita a migliorarmi nel lavoro e nella vita. Sono un’entusiasta che ama la vita e i colori.
La tua passione più grande oltre al teatro?
La musica in tutte le sue possibili espressioni, da ascoltare, da cantare, da ballare, da godere.
Dove ti sei formata?
Ho studiato nell’Accademia per professionisti di Teatro Azione diretta da Isabella del Bianco e Cristiano Censi presso il Teatro de Cocci di Roma. Un’accademia molto professionale, molto affidabile e competente in cui si sono formati tantissimi attori talentuosi che lavorano da anni.
Sei un’artista a tutto tondo considerando che canti e balli?
La mia passione nasce con la danza si, la danza moderna. La danza è stata la prima forma artistica che ho sperimentato; poi è arrivato il teatro dopo il canto, per esigenze sceniche, di ruolo, ma anche per essere una professionista con più abilità. Mi piace tanto il canto, ma lo affronto sempre con grande umiltà.
Quanti sogni contiene il tuo cassetto?
Ho un magazzino di cassettiere piene di sogni!
Sassolini nella scarpa ne abbiamo?
No! I sassolini nella scarpa non fanno per me …. Io cammino scalza!
Sono curiosa: da grande cosa farai?
Da grande non mi dimenticherò di continuare a giocare come ho fatto da bambina e come faccio ancora oggi.
Spazio per un po’ di cinema ne abbiamo?
Ho appena girato per la fiction “La storia” per la regia di Francesca Archibugi. Il 3 dicembre, giornata mondiale per la disabilità, lo dico a te praticamente in anteprima, ci sarà la proiezione di “Ologramma”, musica per l’inclusione, una docu-fiction con la magistrale e sapiente regia di Francesco Zarzana che racconta la storia di questa band di ragazzi speciali che ha aperto il concerto di Vasco Rossi, a fine maggio a Imola di fronte a spettatori. Interpreto una musicoterapeuta che ha lavorato con questi ragazzi … mi è sembrato un segno bellissimo, la musica è sempre nella mia vita, sotto varie forme. Il cinema comunque è uno dei tanti sogni da realizzare
Progetti?
Mi fa piacere parlare di un progetto prossimo futuro: il 9 dicembre, ad Isernia sarò la voce recitante per “Concerto per volti di donna” scritto da Paolo Logli, con l’orchestra diretta dal maestro Leonardo e quattro cantanti di fama internazionale, donne e artiste incredibili, di cui non posso ancora svelare l’identità. È un progetto di grandissima levatura artistica, e farne parte è davvero molto prestigioso per la mia carriera. Mentre ti sto scrivendo mi hanno appena confermato il progetto del 9 dicembre e …. posso dire i nomi … Mannoia, Turci, Noemi, il soprano Vittoriana De Amicis e io … mi hai portato fortuna …