ANALISI DEI DATI E GESTIONE DEL RISCHIO:
PER GLI ATTUARI SEMPRE PIU’ RICHIESTI
ANCHE IL RUOLO DI PROJECT MANAGER
In Italia gli iscritti all’albo sono 1.076 con disoccupazione pressoché nulla.
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Una figura professionale tra le più ricercate al mondo vede moltiplicarsi le prospettive per il futuro
Milano, 9 luglio 2020 – Anche nel 2019 l’attuario si è confermato una delle figure professionali più
ricercate al mondo e con migliori prospettive per il futuro. Non solo: l’evoluzione delle fasce più alte
del mercato del lavoro, con la richiesta crescente di competenze che fanno parte della sua
preparazione e del suo bagaglio tecnico-professionale, dalla statistica all’analisi e interpretazione
dei dati sino alla gestione del rischio nelle assicurazioni, previdenza, mondo finanziario e aziende,
moltiplica per l’attuario le prospettive e le opportunità. Tra queste è sicuramente compresa, per
rilevanza sempre maggiore del ruolo all’interno delle imprese e per la richiesta che il mercato non
riesce a soddisfare, la figura del project manager: il responsabile della gestione completa di un
progetto fino alla realizzazione dei suoi risultati
Nella classifica “The best job 2019” di CareerCast, società americana leader delle ricerche di
personale online che ogni anno mette in fila i migliori lavori in base al numero e alla qualità delle
richieste, l’attuario figura sempre nella top ten delle professionalità più ricercate, ed è spesso sul
podio.
In Italia gli attuari hanno superato soltanto recentemente la soglia delle 1.000 unità (gli iscritti
all‘Albo sono 1.076). Si tratta di una professione con una età media giovane che, di fatto, non
conosce disoccupazione e alla quale tutte le analisi del mercato del lavoro assegnano un futuro
luminoso, fatto anche di nuove occasioni professionali al di là delle posizioni occupate sinora negli
organigrammi delle aziende.
Tra queste opportunità emerge anche il ruolo di project manager, interno alle aziende o consulente
esterno.
Per posizioni di project manager in Italia gli annunci su Linkedin sono più di 1500. La società di
selezione di personale Hunters Group aveva inserito questa figura professionale tra le dieci più
richieste già nel 2018. Secondo il Job Growth and Talent Gap Report del Project Management
Institute (PMI), entro il 2027 la richiesta di professionisti qualificati da parte delle imprese
aumenterà del 33%, con 22 milioni di nuovi posti di lavoro in tutto il mondo.
Su di loro vengono riposte molte aspettative: è dimostrato che i project manager possono fare la
differenza tra successo e fallimento sia nelle imprese sia nei singoli progetti. In questo ambito le
competenze di analisi avanzata dei fenomeni legate al risk management e all’intelligenza artificiale,
peculiarità della professione degli attuari, risultano fattori decisivi.
Già il rapporto 2015 Pulse of the Profession del Project Management Institute rilevava che
l’applicazione di un risk management strutturato è presente nell’83% delle aziende con project
management altamente performante, contro il 49% delle aziende con minori performance. Mentre
The Project Manager of the Future ha indicato tra le sei competenze fondamentali dell’era digitale
l’analisi avanzata dei dati e la valutazione/gestione della conformità (compliance) a leggi e
regolamenti: anche queste caratteristiche centrali e riconosciute della professione attuariale.
Organizzato dal Consiglio Nazionale degli Attuari, dal Consiglio dell’Ordine Nazionale degli Attuari e
dal Project Management Institute – Northern Italy Chapter si è tenuto giovedì 9 luglio il
webinar “Dal dato al progetto alla catena di fornitura: nuovi e consolidati approcci per affrontare i
rischi”. Sono intervenuti tra gli altri Giampaolo Crenca (Presidente del Consiglio Nazionale degli
Attuari), Fausto Belliscioni (Presidente del Consiglio dell’Ordine Nazionale degli Attuari), Flaviano
Bruno (Commissione “ERM”), Paola Scarabotto (Commissione “Attuario High Tech e Big Data”),
Valerio Casalini/Francesco Pecoraro (Direttore Branch Lombardia PMI Northern Italy Chapter),
Matteo Fioravanti (Volontario Branch Lombardia PMI Northern Italy Chapter), Marco Perona
(professore dell’Università di Brescia e Direttore del RISE), Danilo Arba, (Project Management
Professional).
“Anche questa iniziativa – ha commentato Giampaolo Crenca, Presidente del Consiglio Nazionale
degli Attuari – rientra nel più generale progetto dell’Ordine degli Attuari teso allo sviluppo della
professione in più vasti spazi oltre quelli tradizionali dove può mettere al servizio delle aziende le
proprie specifiche competenze professionali”