Tra pochi giorni, in seguito ai provvedimenti del governo, si tornerà alla ripresa in pieno di tutte le attività, con i lavoratori non più da remoto ma in presenza negli uffici.
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Un evento che avrà notevoli ripercussioni sul traffico di Roma, non certo aiutato da situazioni che si trascinano da tempo”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che spiega: ”Ci riferiamo alle due stazioni della metro B, Policlinico e Castro Pretorio, situate in punti strategici e di grande affollamento ma chiuse ormai da un anno, senza sicurezze sulla data di riapertura. Policlinico è stata chiusa per manutenzione il 29 novembre 2020 e alcuni giorni prima, il 5 ottobre era stata interdetta Castro Pretorio. Entrambe le fermate sono state sospese, come da comunicato ufficiale per ‘lavori di sostituzione integrale degli impianti di traslazione, scale mobili e ascensori, arrivati a fine vita tecnica dopo 30 anni di utilizzo’. Trascorsi 30 anni, gli impianti necessitano infatti di manutenzione per far fronte all’elevato numero di viaggiatori: per fare un esempio, solo nel 2019 Policlinico ha raccolto 4,8 milioni di utenti”, chiarisce il presidente. “Ci chiediamo quanto debbano durare i successivi collaudi
dell’Ustif, l’ufficio speciale trasporti a impianti fissi del ministero delle infrastrutture, che sono in corso da tempo. Isolare luoghi come la Biblioteca nazionale, il Policlinico Umberto I e tante altre sedi di lavoro, nel momento in cui riprendono tutte le attività è inconcepibile, in una città come Roma. Le autorità preposte agiscano immediatamente, se non vogliono creare ulteriori difficoltà a cittadini già vessati”.
Roma, 10 ottobre 2021