di Lorena Fantauzzi

E’ sicuramente la cosa più curiosa da veder. Italianizzata con il diminutivo “ruetta” indicata come la via più stretta d’Italia ma non so se vero, la strettoia iniziale lo è ma in realtà subito dopo si allarga ; comunque sia è sicuramente la via per il passaggio di una sola persona alla volta e se davanti a te scendono dei bambini la loro gioia è contagiosa. Civitella del Tronto: indicata è facile da individuare salendo dal borgo verso la fortezza. Provare a passare nella via più stretta d’Italia è veramente un “must”. Unica precauzione, soprattutto per chi è sovrappeso o claustrofobico deve astenersi.
Non è certo la meta dei sogni per chi soffre negli
spazi piccoli, e questo è davvero minuscolo.
Vediamo qualche numero. La via ha una larghezza di 31 centimetri nel punto più stretto – come certifica la scheda del GWR. Al massimo della sua ampiezza, invece, raggiunge ‘solo’ i 50 centimetri. Insomma, non certo una via che si percorre con agio. La sua costruzione risalirebbe al XVIII secolo, in particolare al 1727, a seguito della riedificazione dell’area.
Trovarla è un po’ difficile, ma grazie alla collaborazione della gente del posto poi è stato anche divertente.
Ecco, è così stretta che non si vede la fine, per cui il rischio è di trovare all’ultimo momento altre persone. Non ci si passa in due.
Non è ideale per il distanziamento sociale, ma non si può non andare a percorrerla!
.