Mistero sullo stanziamento di fondi per un servizio indispensabile, specie in tempi di Covid Carenza Wc pubblici, serve urgente intervento

“Vogliamo occuparci di un argomento che potrà sembrare poco ortodosso ma che per i cittadini, in effetti, è di primaria importanza: il bagno pubblico. Un servizio che dovrebbe essere gestito dall’Ama, con quali risultati lasciamo immaginare”. 

Lo dichiara il candidato della Lega in Campidoglio Michel Maritato, in tandem con il magistrato Simonetta Matone. Roma dispone di un patrimonio di ben 57 bagni pubblici di tre tipologie: interrati, in muratura, prefabbricati – spiega il candidato – questi ultimi a pagamento, al contrario degli altri che dovrebbero essere accessibili gratuitamente e che negli ultimi dieci anni sono andati a mano a mano scomparendo. Sono stati chiusi per poi essere lasciati all’incuria e al degrado. Possiamo perciò affermare – continua Maritato – che Roma Capitale, con i suoi 25 milioni di turisti all’anno in tempo pre Covid, le oltre 8000 persone senza fissa dimora e la presenza stabile dei suoi 3 milioni di abitanti, sul piano dei servizi igienici pubblici è altamente deficitaria. Questione di decoro e specie in questo periodo, in cui per accedere all’interno di un bar c’è bisogno del green pass, riteniamo che il problema della carenza di servizi non sia più eludibile. Chissà se la sindaca Raggi, che ama tanto farsi fotografare nelle situazioni più disparate, in campagna elettorale non pensi di farci una sorpresa, facendosi immortalare a fianco di un fiammante bagno pubblico appena inaugurato? In fondo si tratta di dignità delle persone, specie le più fragili” è l’ironica conclusione del candidato.

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