A soli 21 anni Nicole Carassiti è uno dei più grandi talenti della KICKBOXING italiana, in esclusiva per noi l’atleta romana racconta la sua carriera e le sue ambizioni, dimostrando carattere e determinazione nel raggiungere gli obiettivi prefissati. Una passione nata all’età di 4 anni, portata avanti con sacrifico e coraggio, Nicole Carassiti e la KICKBOXING in un’intervista esclusiva.
Com’è iniziata la tua carriera?
“Ho solo 21 anni ma pratico questo sport già da molto tempo. Ho iniziato a 4 anni; mia madre praticava KICKBOXING e io andavo a vedere i suoi allenamenti, è stato amore a prima vista. L’ allenatore è diventato suo marito ed è lui che mi ha seguito insegnandomi ad amare questo meraviglioso sport.
Mia madre poi ha cercato di farmi smettere ma era troppo tardi, amo questo sport e sono fiera ed orgogliosa di praticarlo”
Qual è stato il momento più emozionante fin qui della tua carriera?
“Ho avuto la fortuna di vincere molti titoli importanti anche a livello mondiale, ma se devo scegliere il più emozionante non ho dubbi: vincere l’Europeo nel 2017 con la nazionale è stato un sogno e sicuramente il momento che ricordo con più orgoglio”
Obiettivi futuri?
“Da un anno pratico il contatto pieno, è un altro sport, molto più difficile e competitivo. Già posso dire di essermi tolta molte soddisfazioni, ma sicuramente vorrei vincere l’oro agli europei con la nazionale, sarebbe bellissimo”
Come vanno gli allenamenti in questa pandemia?
“Mi alleno da casa, ma ovviamente non è la stessa cosa… mi manca il ring e la mia palestra. Finora ho rispettato tassativamente il decreto, spero che mi permettano presto di tornare ad allenarmi, ho bisogno di riprendere al più presto gli allenamenti veri.”
C’è qualcuno che vuoi ringraziare in particolare per i traguardi raggiunti?
“Ringrazio il mio maestro Andrea Catarci, lui è una delle persone più importanti della mia vita sia dal punto di vista professionale che personale, e ringrazio il mio fidanzato Andrea Orsini, da sempre il mio primo tifoso, senza di lui non sarei quella che sono”
Dario De Fenu