Roma, 24 novembre 2020 – Grandi passi avanti negli ultimi anni nel trattamento dei tumori del sangue, con terapie innovative che in alcuni casi rendono possibile parlare di eradicazione della malattia, debellando anche la malattia minima residua. Riflettori puntati sulla maneggevolezza e sulla possibilità per i pazienti di effettuare le terapie, anche infusionali, al proprio domicilio, elemento che assume ancor più valore in emergenza sanitaria Covid.
Gli anticorpi bispecifici BiTE, con il loro innovativo meccanismo d’azione ‘a ponte’ che lega le cellule T alle cellule tumorali, rappresentano il paradigma di questa nuova generazione di terapie per le malattie ematologiche.
Di queste grandi innovazioni nel campo dell’oncoematologia, delle prospettive future e dell’importante ruolo sociale dei media nel comunicare le novità della ricerca si è discusso oggi nel Corso di Formazione “Un ponte verso il futuro dell’oncoematologia: le nuove frontiere dell’innovazione terapeutica nel racconto dei media. Il caso della Leucemia Linfoblastica Acuta”, promosso dal Master di comunicazione scientifica della Sapienza SGP – La Scienza nella Pratica Giornalistica, con il supporto di Amgen.
https://www.proformatcomunicazione.it/un-ponte-verso-il-futuro-delloncoematologia/
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